Coronavirus

Inizia lo sprint delle regioni: vicine le 500mila iniezioni

In un giorno 380mila. Lombardia, 100mila da lunedì

Inizia lo sprint delle regioni: vicine le 500mila iniezioni

La campagna vaccinale si avvicina a grandi passi all'obiettivo prefissato dal governo delle 500mila somministrazioni al giorno. La macchina messa in moto dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha ingranato la marcia, le Regioni tengono il passo cercando di rispettare il target settimanale indicato dal generale per dare regolarità alla campagna, che ad aprile ha superato i 16,829 milioni di somministrazioni.

Ieri con 380mila inoculazioni è stata oltrepassata la quota delle 315mila previste, perché alcuni territori hanno chiesto di recuperare quelle mancate in passato per problemi di dosi. Ora le dosi ci sono, da ieri è cominciata anche la somministrazione di Johnson&Johnson, e chi era più in dietro corre per recuperare il tempo perso. Come la Lombardia, che dopo le iniziali difficoltà macina record su record superando non di poco il target territoriale e puntando a breve ad effettuare 100mila vaccinazioni al giorno, il doppio di quelle previste. Anche Liguria, Basilicata e Puglia procedono a ritmo sostenuto registrando numeri di vaccinazioni superiori a quelli fissati dal commissario per la settimana dal 16 al 22 aprile. Mentre Calabria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Molise e provincia autonoma di Trento faticano a raggiungere gli obiettivi. Bene l'Emilia Romagna, che da lunedì apre le prenotazioni per vaccinare le persone dai 65 ai 69 anni, e il Lazio che giovedì ha oltrepassato l'obiettivo registrando oltre 36mila vaccini in 24 ore ed è pronto a passare agli under 60 con comorbidità, sempre che le fiale vengano consegnate nei tempi previsti. «Il commissario si è impegnato a garantire la regolarità delle forniture. Noi ci crediamo perché la parola di un alpino è sacra. Abbiamo bisogno di fiale per raggiungere due milioni di somministrazioni al mese», dice l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato. Mentre il governatore della Campania, Vincendo De Luca, registra nella sua Regione 200mila dosi di vaccino in meno rispetto alla popolazione.

Figliuolo ha garantito per il mese di maggio le consegne di almeno di 15 milioni di dosi. E ha voluto dare un messaggio: «Ce la facciamo, i vaccini

stanno arrivando, i piani ci sono, la macchina organizzativa funziona». Ci sono tutti, dunque, i presupposti per raggiungere l'ambizioso traguardo delle 500mila dosi giornaliere, ormai slittato alla fine del mese, che ci avvicinerà all'immunità di gregge dopo l'estate. «Gli obiettivi che assegniamo alle Regioni non vengono dati a caso, ma sono congruenti con le capacità vaccinali di ciascun territorio e l'afflusso di quella giornata e di quella settimana», spiega il generale.

Presto, dopo la messa in sicurezza degli ultrasessantacinquenni, partiranno le vaccinazioni nelle aziende.

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