Inizia il suo secondo anno e la premier riparte. Pnrr, giustizia e manovra le nuove sfide. Il "check" sulle riforme

Dopo il forfait alla manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia per celebrare il primo anno di governo e la domenica di (semi) riposo, Giorgia Meloni riaccende il motore e si mette alle spalle una settimana complicata

Inizia il suo secondo anno e la premier riparte. Pnrr, giustizia e manovra le nuove sfide. Il "check" sulle riforme
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Dopo il forfait alla manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia per celebrare il primo anno di governo e la domenica di (semi) riposo, Giorgia Meloni riaccende il motore e si mette alle spalle una settimana complicata. Lo fa concentrandosi sulla politica e sull'economia. In mattinata riceve a Palazzo Chigi il presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinisto. Poi tornata nel suo ufficio compulsa con soddisfazione i risultati del Trentino dove Maurizio Fugatti ottiene la riconferma come presidente della Provincia Autonoma di Trento, ma anche quelli di Bolzano dove Fratelli d'Italia registra un importante balzo in avanti. Nel pomeriggio presiede il Consiglio dei ministri e una riunione sulla giustizia con il ministro Nordio e Francesco Paolo Sisto per un «check sulle riforme». Sul fronte economico per la premier c'è spazio per confrontarsi sulla manovra che nel corso della settimana, tra giovedì e venerdì, dovrebbe approdare alle Camere per la presa visione da parte dei parlamentari. Una Finanziaria che si regge sui quattro pilastri su cui il governo ha deciso di concentrare le risorse: famiglie, imprese, pensionati e sanità. Con l'idea che il taglio del cuneo inciderà più dello scorso anno perché il suo effetto sarà amplificato dall'accorpamento delle prime aliquote Irpef. Ma il lavoro sul fronte economico si svilupperà tenendo conto anche dello sviluppo del Pnrr, con Raffaele Fitto che proprio ieri ha fatto sapere che l'obiettivo del governo è definire la verifica degli obiettivi della quarta rata, puntare all'approvazione della revisione del piano e presentare gli obiettivi della quinta rata entro il 31 dicembre, grazie all'ottimo livello di collaborazione con Bruxelles.

Il vice ministro Maurizio Leo, invece, al termine del Consiglio dei ministri annuncia interventi di semplificazione del rapporto tra fisco e contribuente. Abbiamo introdotto dei meccanismi di autotutela, per cui quando l'amministrazione sbaglia deve correggere gli atti. Viene poi istituito il Garante del contribuente. E per tutto il mese di agosto e tutto quello di dicembre viene sospeso l'invio degli Atti dell'Agenzia delle entrate, salvo casi di indifferibilità annuncia. Abbiamo semplificato gli adempimenti dei contribuenti, le dichiarazioni, anche la presentazione.

Tutto nella logica della certezza e della semplicità del sistema tributario". Si va inoltre verso la Precompilata nel 2024 anche per i contribuenti titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente, comprese le partite Iva. Se la trattativa con Bruxelles ha portato risultati sul fronte del Pnrr, restano forti le resistenze europee sul filone energia.

Il Dl Energia è stato rinviato alla prossima settimana allo scopo di verificare la possibilità di arrivare a un accordo su un rinvio da 6 a 12 mesi della fine del mercato tutelato.

Fonti del governo ritengono che ci sia ancora spazio per ragionare con l'Ue sul rinvio della fine del mercato tutelato di gas e luce, sulla creazione di un polo per l'eolico offshore galleggiante nel Mezzogiorno e sulle concessioni per l'idroelettrico. Proroga funzionale a dare più tempo al consumatore finale per prepararsi al nuovo corso, un periodo cuscinetto che anche la stessa Giorgia Meloni non ha mai nascosto di gradire.

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