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"Invece della fusione si pensi alle proposte Il federatore? Salvini"

Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, se Conte cadesse il centrodestra sarebbe pronto ad affrontare unito il voto? "Il centrodestra si conferma sui territori coalizione vincente"

"Invece della fusione si pensi alle proposte Il federatore? Salvini"

Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, se Conte cadesse il centrodestra sarebbe pronto ad affrontare unito il voto?

«Il centrodestra si conferma sui territori coalizione vincente, ha una esperienza solida e consolidata e ha dato tante prove di buon governo, tanto che anche nelle ultime elezioni abbiamo aumentato le Regioni governate, quindi sicuramente sì. Se andassimo divisi gli elettori non capirebbero».

Serve un salto di qualità in termini di progettualità comune?

«Ci sono differenze che all'opposizione possono essere un valore ma che in una prospettiva di governo vanno chiarite. Fondamentale presentarci con programmi condivisi».

È pensabile oggi un nuovo predellino?

«Noi non partecipammo anche se ci era stato chiesto, la Lega è sempre stata gelosa della proprie identità, non penso possa prendere in considerazione l'idea di sciogliersi. Le forme federative dipendono spesso dai sistemi elettorali. La Casa delle Libertà nacque per competere sul maggioritario, il Pdl per avere più peso sul proporzionale. Insomma molto dipenderà dalla legge elettorale».

Chi potrebbe essere il Berlusconi del 2007?

«Berlusconi a quei tempi era a capo del partito con più consenso, oggi è Salvini a cui spettano oneri e onori. Le critiche arrivate da più parti sono ingenerose, la Lega ha dimostrato di saper cedere posizioni per andare incontro agli alleati, la ricandidatura di Toti diversamente non ci sarebbe stata, abbiamo rinunciato alla Puglia e in Campania e abbiamo accettato regioni meno contendibili.

Non può che essere Salvini a fare la sintesi politica come soggetto federatore, ma piuttosto che su una operazione di fusione bisogna lavorare sulla definizione della proposta».

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