Io, medico, anziano e malato, scavalcato dai furbetti in tutte le liste di attesa

La lettera del medico specialista in radiologia diagnostica e radioterapia che racconta tutte le anomalie della prima fase di vaccinazione

Io, medico, anziano e malato, scavalcato dai furbetti in tutte le liste di attesa

Sono un medico di 69 anni in attività, scrivo per segnalare una situazione anomala, illogica e probabilmente irregolare in relazione all'attuale campagna vaccinale. Da medico anziano in attività, in una condizione aggravata da patologia multipla infiammatoria cronica che ne aumenta il rischio in caso di contagio, è da dicembre che compaio in diversi elenchi di operatori sanitari consenzienti alla somministrazione vaccino, trasmessi alle Asl di competenza: due sono elenchi di studi polispecialistici accreditati con la Regione Lazio, in cui svolgo attività costante e continuata, e il terzo, dai primi di gennaio, è l'elenco predisposto dall'Ordine dei Medici di Roma.

Nonostante queste condizioni età, patologie croniche e esercizio della professione medica - che costituiscono requisiti di alta priorità, non ho ancora ricevuto alcuna convocazione per la prima somministrazione, cosi come mi risulta che migliaia di medici professionalmente attivi a Roma non sono vaccinati, se non in servizio in Ospedali pubblici.

Risultano invece i seguenti fatti:

1 Vaccinazioni somministrate arbitrariamente in Ospedali pubblici specialistici (non solo lo Spallanzani) per chiamate dirette («Vieni di corsa, abbiamo il vaccino!»),

2 Vaccinazioni somministrate pressochè a tutti i dipendenti amministrativi della Sanità romana, molti dei quali lavorano prevalentemente da casa, e comunque senza contatti con il pubblico,

3 Vaccinazioni somministrate a studenti ventenni di scuole di professioni attinenti alla medicina (come ad esempio fisioterapia), che non frequentano ancora assiduamente i reparti di degenza e che comunque - per età e fattori di rischio non presentano alta priorità; inoltre ad essi, per motivi di ovvia opportunità, dovrebbe essere preferibilmente somministrato il vaccino inglese, di cui è ormai prossimo l'arrivo, piuttosto che i vaccini Pfizer e Moderna, che per la loro natura specifica sono adatti alle persone anziane;

I nomi e le date di queste vaccinazioni arbitrarie sono a me noti, pur non essendo certa che gli interessati sottoscriverebbero una conferma testimoniale: essi risultano comunque presenti negli elenchi ufficiali dei vaccinati.

Tanto vi segnalo, non per vantare un diritto personale, quanto per evidenziare l'arbitrarietà, l'irragionevolezza e l'approssimazione strategica e organizzativa della attuale campagna vaccinale nella nostra Capitale, se non altro.

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