Cronache

"Io una prostituta, su ogni cliente ho un quid"

Così funzionava il sistema Bellini tra "fette di torta", velate minacce e giri di droga

"Io una prostituta, su ogni cliente ho un quid"

«L'altro mio compito è fare la puttana, cioè io faccio procacciazione, porto a casa il lavoro i miei indirizzi non solo qua, ho altre società per cui lavoro, per cui do a quello, quell'altro e quell'altro... qual è il mio guadagno? Un quid mensile come se prendessi uno stipendio, però e tutto molto occulto perché io tra l'altro non avendo partita Iva è sempre un problema farsi pagare». É questa la più esplicita tra le intercettazioni di Paolo Bellini, il funzionario di Atm finito ieri al centro della retata. Un anno di trojan della guardia di finanza hanno ha raccontato in diretta come funzionava il sistema che da lui prende il nome, il «sistema Bellini».

LA FETTA DI TORTA

L'indagine prende il via da una serie di anonimi che arrivano alle «fiamme gialle». In uno si legge: «Bellini ha avuto e ha tuttora contati con Losito e Verderone, sono quelli che gli portano i soldi. La ditta fa profitto e fa parte dei manutentori (su pressione di Bellini «fetta di torta») delle porte di banchina installate nella stazione di Sesto Fs della Metropolitana linea 1. Le porte sono state fatte installare a Ivm su pressione di Bellini «altra fetta di torta». Ultimamente è stato fatto installare, nella stazione di Gessate linea 2, un sistema ad aria per soffiare la neve dagli scambi (è inutile, nemmeno in Scandinavia lo montano). L'installazione è stata fatta fare a Ivm sempre su consiglio/pressione di Bellini in cambio di una fetta della torta».

IO, IL SOCIO OCCULTO

Dice Bellini: «Indipendentemente da questo io ho la garanzia che chiunque di questi venga mi darà il lavoro, io ho un società, sono socio occulto chiamiamolo cosi, della Ivm che adesso si chiamerà Mad dove in tutti questi anni abbiamo costruito con Benedetto la cosa (...), purtroppo i soci han litigato, ci sono dei casini e io su questa società non posso più puntare, nel senso che per me era il mio punto di appoggio, cioè qualunque cosa che facevo, che andava dall'edilizia ai cartongessi, io la piazzavo».

IL BANCOMAT FA I CAPRICCI

Bellini viene registrato mentre riceve dei contanti da un imprenditore, poi va a depositarli ma accade un imprevisto, come lui racconta a una funzionaria della banca: «Io stamattina ho fatto un versamento in contanti di seimila, mi è uscito un biglietto dicendomi che non sarò contabilizzato in attesa... adesso io non riesco a capire, io pensavo di versare altri 5 o 6mila euro nei prossimi giorni, tutto qua...». La bancaria lo tranquillizza.

«NON CI SONO PROBLEMI»

Bellini telefona al suo contatto nell'azienda Glc: «C'è una cosa che è proprio fatta ad hoc per voi, è appena uscita da poco... è di 511mila euro, è perfetta questa per voi, leggitela bene e poi fammi sapere... la fai direttamente con dei miei colleghi ma poi non ci sono problemi (...)»

'STO PC ARRIVA?

A Bellini si è rotto il computer e se ne fa regalare uno dalla Engineering srl, che però ritarda. E lui striglia il manager: «'Sto pc arriva? Se no vado a comprarmelo perchè io ho bisogno!»

ARRIVA HERR RUDOLF

A trattare con Bellini arriva dalla Germania Rudolf Unverzagt, sales manager della Siemens. «Gratuitamente non si fa niente è bene dirglielo anche a questo», spiega Bellini al collega del tedesco. L'incontro finisce con Unverzagt che lo invita in Germania per «tre giorni di festa» e Bellini che garantisce «avrete modo di ringraziarmi».

MA AVEVO IL BICCHIERE

Bellini fa assumere in Atm un suo protetto che però al momento del test antidroga va nel panico: «Meno male che avevo il biccherino dell'altra volta, gli ho fatto pisciare ad un collega...

Md, ketamina, cocaina, hashish, marijuana, minchia sarei stato positivo a tutto».

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