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"Io sono fascista". È bufera sulla candidata della Lega in Basilicata

Le parole pronunciate da Gerarda Russo, candidata della lista "Lega Salvini Basilicata" durante un comizio a Melfi, mentre alcuni contestatori urlavano "Fascisti, fascisti"

"Io sono fascista". È bufera sulla candidata della Lega in Basilicata

"Io sono fascista". Tre parole, pronunciate da Gerarda Russo, candidata della lista "Lega Salvini Basilicata", che fanno esplodere un caso politico in Basilicata, dove domenica 24 marzo si vota per le elezioni regionali.

Il fatto a Melfi (provincia di Potenza) durante un comizio, mentre alcuni contestatori urlavano "Fascisti, fascisti" all'indirizzo delle persone sul palco del Carroccio. La Russo non ha negato e sostiene di aver replicato provocatoriamente proprio ai suoi avversari politici in piazza.

L'esponente leghista, su Facebook, ha spiegato il perché della sua uscita, postando il video integrale del suo intervento: "Strumentalizzare un concetto di una frase è da vigliacchi quali siete. La frase è: 'Se fascista vuol dire essere a favore del popolo allora io sono fascista' che equivale a dire 'se essere populista vuol dire essere a favore del popolo allora io sono populista'".

Il candidato di "Basilicata possibile", Valerio Tramutoli (centrosinistra), ha annunciato che presenterà un esposto per apologia del fascismo. E sul caso è intervenuto polemicamente anche il sindaco di Melfi, Livio Valvano (centrosinistra): "Nel comizio della Lega a Melfi, la candidata locale di Matteo Salvini dichiara con incredibile spudoratezza di essere fascista.

Cosa farà adesso il ministro dell'Interno, un altro selfie?".

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