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Bonaccini trionfa e il Pd prende la via delle urne

I dem dicono ai 5s: intesa organica o elezioni subito

Bonaccini trionfa e il Pd prende la via delle urne

Una valanga di voti per Stefano Bonaccini e l'Emilia che si conferma rossa. Uno scenario che per Lorenzo Pregliasco di Quorum-Youtrend ha il 15 per cento di probabilità di verificarsi. Un successo ampio, stanti anche le indicazioni di 5-6 punti percentuali di voto disgiunto a favore del candidato del centrosinistra, darebbe una grande forza al governatore uscente e toglierebbe qualche argomento al centrodestra per chiedere le elezioni nazionali. Governo più stabile e tranquillo fino a fine legislatura? Non è detto.

C'è una possibilità che viene prospettata da chi si esercita a immaginare scenari futuri. «Oggi - spiega Pregliasco - stante l'attuale forza elettorale del centrodestra su base nazionale accreditata dai sondaggi, la vera sfida è tra Pd e 5 Stelle». Una vittoria robusta in Emilia, ottenuta senza un vero appoggio dei grillini, potrebbe rappresentare un'iniezione di fiducia nel Nazareno, spingendo i dem a tentare la strada del voto per prosciugare il bacino elettorale dei pentastellati e recuperare il consenso smarrito con il dilagare dell'antipolitica.

Una via più morbida per ottenere un risultato analogo, sarebbe invece la pressione per un'alleanza organica con i 5 Stelle. «Un'ipotesi - ricorda Andrea Camaiora, spin doctor e fondatore di The Skill - che sarà al vaglio dei grillini negli Stati generali, in cui la linea terzista di Di Maio si scontrerà con quella di Grillo, sempre più orientato verso un nuovo bipolarismo con un M5s integrato nel sistema». In questo caso, l'apertura di una crisi sarebbe rimandata.

Tutte da valutare invece le eventuali ripercussioni sul centrodestra. Secondo Pregliasco, Salvini potrebbe scontare comunque qualche ripercussione negativa, essendosi esposto in prima persona.

Più cauto il sociologo Carlo Buttaroni, presidente dell'istituto di ricerca Tecnè: «Se Salvini perde, ma con un buon risultato della Borgonzoni, non è una sconfitta, in un territorio tradizionalmente di sinistra».

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