Isoardi e le lenzuola di Salvini: "Non mi pento di quella foto"

La conduttrice tv torna sullo scatto con cui comunicò la fine della love story: «Il nostro è stato amore grande»

Isoardi e le lenzuola di Salvini: "Non mi pento di quella foto"

«Cinque anni non sono pochi» dice Elisa Isoardi in un'intervista a «Chi» sulla fine di un amore che più leggi e meno capisci se vuole finire. È il 5 novembre quando Matteo Salvini vede su Instagram che la sua compagna ha reso pubblico quel che loro due sapevano più o meno chiaramente da mesi: la storia non andava. Nella foto lui dormiva, mezzo nudo e totalmente abbandonato tra le braccia della bruna Elisa, occhi corvini sveglissimi in accappatoio bianco.

Nonostante le scintillanti passerelle alla Mostra del Cinema di Venezia, forse anche per quelle, lei in blu petrolio e spacco vertiginoso, lui incravattato come mai se non per doveri di Stato, tra un bacio sotto l'ombrellone romagnolo e una gita in barca alle Tremiti, un red carpet al Lido e un salto in cucina alla Prova del Cuoco, qualcosa si era sfilacciato nella trama generosamente offerta ai social. Frantumato fino a quella foto a letto entrata nell'immaginario collettivo più dello scatto in cui lei, stile «Ti amo» di Umberto Tozzi, stirava devotamente le camicie del suo Matteo.

Se ne parla ancora del ministro dormiente, nell'intervista a «Chi», anzi l'immagine è diventata il trailer di un racconto che se fosse tv penseresti: quando inizia la seconda serie? Recitava ammiccante la didascalia della Isoardi: «Non è quello che ci siamo dati a mancarmi, ma quello che avremmo dovuto darci ancora». Quella sera, dall'Africa, ecco Salvini anche lui via Instagram, sanguigno e piccato: «Ho amato, ho perdonato, sicuramente avrò commesso anche degli errori ma ci ho creduto fino in fondo. Peccato, qualcuno aveva altre priorità. Buona vita».

Un mese dopo, quando Matteo si è fatto vedere a suo agio con la bella e ambiziosa Annalisa Chirico, raccontando cene a due improvvisate dopo le fatiche della giornata e poi si è diviso tra la Gruber e la D'Urso a dire frasi come «lasciate stare Elisa», «non mi sono pentito di avere amato», rieccola la Isoardi e neanche lei è pentita, meno che mai della sua foto tra le lenzuola.

«Non mi sono pentita di averla pubblicata. È poetica e sentimentale. Non ho rovinato niente a nessuno» mormora ad Alfonso Signorini. «Se sto bene? Sì, siamo due adulti. Non ci sono problemi tra noi. Da parte mia c'è grande rispetto e credo anche da parte sua». Un «credo» che è la parte più birichina della conversazione, perché Salvini, quando gli avevano chiesto che cosa credeva di aver sbagliato, aveva risposto: «Faccio un lavoro che per chi mi è vicino non è la cosa più facile al mondo». Come dire che non si è sentito accolto nei suoi ritorni da guerriero.

Nell'intervista, Elisa continua a non risparmiare parole ardenti: «Il nostro è un amore vero, grande. Cinque anni non sono pochi. E io rispetto questo amore e rispetto Matteo sia come uomo sia come politico. Lui non si è arrabbiato». A dire il vero il vicepremier, a caldo, non era entusiasta: «Dormivo, a volte mi capita, ho questo limite».

Lei dice di non capire i retropensieri altrui: «Quando ho pubblicato la preghiera alla Madonna dei Nodi, era per la grave malattia che aveva colpito mia zia. Ora è tutto a posto». Invece tutti, ma guarda, a fare illazioni.

Si parla delle vacanze in arrivo, tema hot per una rottura novembrina: «Andrò in Piemonte con la famiglia per un classico Natale con i parenti intorno al fuoco». Il futuro? «Vedremo...». Domani è un altro giorno, diceva un'altra signora rimasta senza lui.

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