Jay-Z, il primo rapper miliardario

Cantante, produttore, imprenditore: il marito di Beyoncé è un'industria

Di se stesso ama dire: «I'm not a businessman. I am a business, man!». Più o meno: «Non sono un uomo d'affari. Io sono gli affari!».

E gli affari gli vanno bene. Jay-Z è il primo rapper al mondo a diventare miliardario. Lo certifica la rivista Forbes, che ogni anno si fa i fatti (e i conti) dei ricconi, stilando la classifica dei patrimoni più ingenti. Ebbene, per la prima volta supera il miliardo di dollari. Dietro di lui, Sean Combs, nome in codice Diddy, con 855 milioni e Dr. Dre con 820 milioni di dollari.

Per Shawn Corey Carter, nato a New York quasi mezzo secolo fa (compirà 50 il prossimo 4 dicembre) far soldi è sempre stato un talento almeno pari a quello di far musica. Alla sua attività di rapper ha affiancato quella di imprenditore, produttore discografico e procuratore sportivo. Inoltre è sposato con Beyoncè e i due sono la coppia d'oro della musica americana.

Jay-Z viene da lontano. Cresciuto in un quartiere ghetto di New York, Bedford-Stuyvesant, mostra un precoce talento per l'hip hop e pubblica il suo primo disco, Reasonable Doubt, nel 1996. Da allora il successo non lo abbandona più. Alla sua carriera da solista (diciotto album tra i quali American Gangster, ispirato alla vicenda del narcotrafficante Frank Lucas morto qualche giorno fa) affianca numerose collaborazioni con star come Puff Daddy, Eminem, Kanye West, Justin Timberlake, i Coldplay, i Linkin Park, gli U2, 50 Cent, R. Kelly e ovviamente la moglie Beyoncé. È stato nominato 74 volte ai Grammy, che ha vinto 21 volte. Ha anche nella considerevole bacheca 3 American Music Award, 7 Bet Award e 2 Billboard Music Award,

Ma Jay-Z è il business. Ed ecco la sua attività di produttore discografico con il suo «label» Roc-a-Fella Records, specializzato in hip hop dell'East Coast ma ora anche con una filiale californiana. Dal 2005 è presidente ed amministratore delegato della Def Jam Recordings, mentre nel 2015 ha acquistato con lo scopo di rilanciarla la piattaforma di streaming Tidal.

Inoltre vanta partecipazioni in aziende di moda, in club sportivi, nel marketing, nella ristorazione e perfino nello Champagne, con il marchio Armand de Brignac che produce solo bottiglie satinate e costosissime. Il brindisi è assicurato.

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