Coronavirus

Johnson teme un nuovo lockdown e pensa di rinchiudere gli over 50

Scudo protettivo anagrafico e isolamento di Londra tra le ipotesi per evitare un'altra chiusura generale

Johnson teme un nuovo lockdown e pensa di rinchiudere gli over 50

Tutto è sul tavolo per prevenire l'esplosione di una seconda ondata incontrollata del virus e un secondo lockdown totale. Il governo Johnson assiste con crescente preoccupazione alla risalita dei contagi in molte parti d'Europa, anche in zone, come la Germania, da sempre portate a esempio di buona gestione della pandemia. Sulla stampa del fine settimana trapela che il governo sta valutando l'opportunità di estendere lo scudo protettivo per le persone più vulnerabili, chiedendo alle persone più esposte di rimanere in casa isolandosi socialmente. L'attuale versione dello scudo è terminata sabato (tranne in Galles dove rimane in vigore fino a metà mese) e il governo sta ora valutando se estenderla in futuro anche alle più esposte tra le persone tra i 50 e i 70 anni. Finora, durante il lockdown primaverile, circa 2,2 milioni di britannici sono rimasti chiusi in casa, aiutati nelle faccende quotidiane - quali la spesa - dalle comunità locali e da un esercito di oltre 500mila volontari. Il governo starebbe valutando anche l'isolamento di Londra nel caso di focolai generalizzati di Covid-19, con restrizioni ai viaggi oltre la M25, l'anello autostradale che circonda la metropoli. Sono ipotesi riportate dal Sunday Times e dal Sunday Telegraph, che sarebbero state discusse mercoledì da Johnson e dal cancelliere dello scacchiere Sunak. Il governo minimizza parlando di speculazioni e suggerendo che l'approccio nella capitale è di monitorare l'andamento della pandemia nei singoli quartieri.

Tuttavia l'ipotesi di isolare Londra non appare così improbabile se valutata alla luce del lockdown imposto giovedì notte a Manchester e dintorni per disinnescare alcuni focolai locali: qui la chiusura non è totale come quella imposta al Paese fino a poche settimane fa, alle famiglie è stato richiesto di non frequentare altri nuclei familiari in case e giardini privati. Una misura che ha innescato polemiche perché annunciata su Twitter solo poche ore prima dell'entrata in vigore alla mezzanotte di giovedì. Uno dei consiglieri medici del governo, il professor Chris Whitty, ha dichiarato che il Paese è giunto all'estremo della sua possibilità di riapertura e spingersi più in là rischia di vanificare quanto fatto finora. Johnson ha bloccato la riapertura di casinò e sale bowling prevista per questo fine settimana, procrastinandola di almeno 15 giorni. A partire dall'8 agosto sarà richiesto per legge di coprirsi il viso in musei, gallerie d'arte, cinema, luoghi di culto, un obbligo al momento in vigore solo nei negozi. E se a Manchester o a Londra la situazione dovesse peggiorare, se altre zone del Paese dovessero essere al centro di nuovi focolai, misure più draconiane saranno imposte.

Fondamentale sarà però evitare un secondo lockdown generalizzato: il Paese non se lo può permettere.

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