Kate e Will, ascesa dei futuri sovrani Ora sono loro la forza della Corona

Mai uno scandalo, mai uno scivolone. Con la Megxit salgono le loro quotazioni. Perfetti interpreti della linea di Elisabetta II

Kate e Will, ascesa dei futuri sovrani Ora sono loro la forza della Corona

Il maggiore, William, 37 anni, più timido e taciturno, ha sempre misurato le sue uscite pubbliche e non è mai finito in uno scandalo. Il minore, Harry, 35 anni, più sfacciato e festaiolo, ha sempre voluto fare di testa sua e ha creato non pochi imbarazzi alla Corona, dalle foto in uniforme nazista per una festa in costume alle immagini nudo in un party privato a Las Vegas. Sono passati 22 anni dall'evento più tragico che possa capitare a due ragazzini, la morte della mamma, la principessa Diana, nell'agosto del '97, quando il primo aveva 15 anni e il secondo appena 12. E nemmeno quella tragedia basta più a tenere unito il filo indissolubile tra i due fratelli e discendenti di casa Windsor. «Will» e Harry prendono strade diverse. Con rammarico del maggiore, che secondo il «Sunday Times» a un amico ha confessato: «Ho protetto mio fratello per tutta la vita. Non posso più farlo. Sono triste per questo. Ormai siamo entità separate».

Le parole di William sono il frutto della crisi scatenata da Harry e Meghan con la decisione di abbandonare il proprio ruolo di membri «senior» della Casa reale. Ma l'epilogo, seppur amaro, giorno dopo giorno rafforza la figura di William come futuro sovrano, uomo affidabile, padre amorevole di tre bambini, il miglior continuatore della linea impeccabile di Elisabetta II.

Con i suoi modi affabili, la sua capacità di non inciampare mai in uno scandalo e in una sbavatura, William si conferma oggi più che mai il fedele interprete e difensore della monarchia britannica che, in qualità di secondo erede al trono in linea di successione, prima o poi si troverà a rappresentare nel ruolo più importante e complicato. Non è un caso che in questi anni molti sondaggi abbiano chiaramente manifestato la voglia degli inglesi di far saltare un giro nella successione e vederlo sul trono al posto del padre e principe Carlo, figura più controversa. Non succederà. Elisabetta II mai lo permetterebbe. Ma l'auspicio dei sudditi conferma come William si sia guadagnato nel tempo stima e rispetto, trasformandosi da principe un po' scialbo rispetto al fratello Harry, a solido riferimento della Corona, perfetto interprete dello stile di nonna Elisabetta: rigoroso, abbottonato e autorevole. Le sue quotazioni sono esplose con la Megxit. Il «Daily Mail» dice che Will batte Harry 65% a 35% nelle preferenze degli inglesi e la moglie Kate straccia Meghan 73% a 27%.

Sembra quasi superfluo precisare che a contribuire all'ascesa di consensi di William sia stata la scelta di sposare Catherine Middleton, ormai per tutti Kate, la nuova «principessa del popolo». Entrambi riservati e misurati quanto si addice all'istituzione che rappresentano, entrambi capaci di ottemperare agli obblighi della Corona senza farli sembrare fardelli, il duca e la duchessa di Cambridge hanno portato a corte una ventata di freschezza e modernità senza proclamare la rivoluzione. Perfetta nel suo ruolo, mai uno scivolone, la commoner Kate, che non ha sangue blu, fin qui si è prestata alle esigenze di Sua Maestà e alle richieste dei media senza battere ciglio e senza mai lasciar trapelare stanchezza e insoddisfazione. Lo ha fatto pur subendo limitazioni e obblighi quanto e più di Meghan. Kate e William hanno capito privilegi e limiti del proprio ruolo, ligi interpreti della filosofia: «Mai lamentarsi, mai spiegare».

Come disse la regina consorte alla figlia Lilibet, appena diventata regina dopo la morte del padre Giorgio VI: «Non fare nulla è il lavoro più difficile di tutti e richiederà tutta la tua energia.

Essere imparziali non è naturale, non è umano. La gente vorrà sempre vederti sorridere, annuire o aggrottare la fronte. Ma appena lo farai avrai dichiarato il tuo punto di vista, e in quanto sovrana questa è una cosa che non puoi permetterti».

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