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Kim vieta di ridere per ricordare papà (e la sorella tenta di fargli le scarpe)

In passato proibì jeans, capelli lunghi e cappotti di pelle. Adesso far spesa al supermercato e piangere ai funerali. Pena la galera

Kim vieta di ridere per ricordare papà (e la sorella tenta di fargli le scarpe)

Babbo è morto, vietato ridere. Firmato Kim Jong-un. Messa giù così, in realtà, la risata nasce spontanea, alimentata da un dittatore che dopo aver vietato i jeans, i capelli lunghi, il piercing, i cappotti di pelle, il rap e la diffusione di Squid Game, adesso ha deciso di mettere al bando anche il riso, trasformandosi in un novello Jorge da Burgos. Qui però non siamo tra le pagine de Il Nome della Rosa, semmai Kim ripropone le solite restrizioni che sono spine per una democrazia calpestata a più riprese a Pyongyang. In Corea del Nord ricorre il decimo anniversario dalla morte di Kim Jong-il, padre dell'attuale leader. Per queste ragioni, il figlio ha imposto un lutto nazionale della durata di 11 giorni in cui è vietato lasciarsi andare a comportamenti gioiosi o allegri. Non si possono organizzare festeggiamenti di alcun tipo, e neppure funerali. Ma soprattutto non si può ridere in pubblico o consumare alcolici. Lo scorso 17 dicembre, primo degli 11 giorni di lutto, e anniversario della morte del «caro leader» che ha governato il Paese dal 1994 al 2011, è stato anche proibito ai cittadini di andare a fare la spesa al supermercato.

In realtà non si tratterebbe di una novità dell'ultima ora. Un gruppo di blogger di Pyongyang, in contatto con alcuni coetanei di Seul, hanno rilasciato una testimonianza inquietante che è stata ripresa ieri anche da Radio Free Asia. In poche parole, anche nei precedenti anniversari della morte di Kim Jong-il erano stati vietati vendita e consumo di alcolici, le attività ricreative e qualsiasi festa di compleanno. «In passato molte persone sorprese a trasgredire sono state arrestate e trattate come criminali ideologici. Sono stati portati via e mai più visti. Se un tuo familiare muore durante il periodo del lutto, non ti è consentito piangere e la salma viene sistemata sulla porta di casa in attesa della prima data utile per il funerale», raccontano nel messaggio radio. Secondo un rapporto di Newsweek, i cittadini della capitale Pyongyang sono stati costretti venerdì 17 dicembre a chinare la testa e osservare tre minuti di silenzio mentre una sirena echeggiava in tutta la città in ricordo di Kim Jong-il. Inoltre, automobili, navi e treni hanno suonato all'unisono clacson per l'occasione.

Secondo gli analisti anche Kim Jong-un farebbe bene a non ridere, e non per commemorare l'anniversario paterno. La scalata al potere di sua sorella Kim Yo-jong sembra avere tutti i crismi di un golpe mascherato. Dopo essere stata promossa alla guida della commissione degli Affari di Stato del governo, Yo-jong è diventata anche membro del Comitato centrale e direttrice del dipartimento Informazione e Istruzione del partito. I nuovi incarichi le sono stati assegnati nel corso dell'ultima riunione del politburo che si è tenuta una decina di giorni fa e i media di Stato hanno precisato che si è trattato della quinta riunione nel 2021. Questo significa che nel corso dell'anno che volge al termine è stato organizzato un summit che non è mai stato reso pubblico, e durante il quale potrebbero essere state assunte decisioni riguardanti la gerarchia di potere all'interno del Paese.

Non è un mistero che Kim abbia qualche problema di salute, e Yo-jong sarebbe più che mai pronta a rimpiazzarlo.

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