L'accoglienza diventa farsa E la Germania attacca Alfano

E il ministro dell'Interno bavarese critica Roma per le procedure d'identificazione

L'accoglienza diventa farsa E la Germania attacca Alfano

F arsAlfano in salsa sarda. Il ministero sbaglia migranti e fa loro fare gite su aerei di Stato con tante scuse, of course . Tre giorni fa il Giornale aveva raccontato l'imbarazzante episodio: 47 immigrati africani erano stati accolti in un resort nel mezzo della Sardegna. Sebbene l'hotel, tre stelle con piscina e aria condizionata, avesse accolto a braccia aperte i nuovi ospiti, questi si sono rivoltati: «Qui non ci piace, siamo troppo isolati. Vogliamo andare a Roma, o Napoli o al massimo Cagliari». Il braccio di ferro è durato due giorni e naturalmente hanno vinto loro. A chi avrebbero venduto i loro RayBan-patacca in mezzo alla Barbagia? La notizia ha fatto infuriare sardi e non. «Ma come? Li accogliamo, li manteniamo, diamo loro vestiti, biancheria, cibo, letti, 30 euro al dì, cariche telefoniche da 15 euro, spiccioli per le sigarette e arricciano pure il naso perché il luogo è isolato? Lo Stato aiuti gli italiani che non riescono a pagare le bollette».

La polemica ha travolto pure il Comune di Sadali, piccolo centro di cui è sindaco una deputata del Pd, Romina Mura. La quale prima è cascata dalle nuvole poi ha preso le difese degli esigenti ospiti: «Hanno ragione, non possono star qui se non vogliono. E poi perché li hanno mandati qui?». Cioè: io che c'entro? Chiedete al prefetto. Ossia al ministero degli Interni. E il Viminale, contattato da Videolina , tv locale, ha ammesso: «Per un errore sono stati imbarcati sull'aereo per la Sardegna stranieri presenti sul territorio campano. Pertanto, a seguito delle legittime proteste dei predetti migranti si è deciso di trasferirli nuovamente a Napoli».

In pratica hanno portato a Sadali gli immigrati sbagliati. Quindi: altri torpedoni, altri caroselli di macchine delle forze dell'ordine, altri aerei a spese del contribuente per metterci una pezza. Partiti i nigeriani, tuttavia, sono arrivati i siriani. Quelli giusti. Giovedì notte, provenienti da Palermo con aereo tutto bianco, quindi presumibilmente un volo di Stato, ecco sbarcare i nuovi ospiti: donne, bambini e anziani provenienti dalle zone vicino a Damasco. I sadalesi hanno tremato: e se anche a loro non piace la Barbagia? Per precauzione, altro dispiegamento di forze dell'ordine per sedare possibili momenti di tensione. Tutto è filato liscio ma il pasticciaccio del via vai di migranti a spese nostre ha lasciato strascichi di polemiche. Mauro Pili, deputato sardo, è andato giù duro: «È il governo delle barzellette. Ma questa è costata troppo per non essere segnalata alla Corte dei conti». E Pili due conti li ha fatti: «Un'operazione da 100mila euro almeno, considerato il dispiegamento di voli charter, mezzi di trasporto e resort. Oltre al personale impiegato in questa farsesca vicenda. Questi errori si pagano. Non possono essere i cittadini, già vessati, a pagare per uno Stato che gestisce la vicenda immigrati con superficialità».

Ad Alfano saranno suonate le orecchie, già lesionate da un urlo proveniente dalla Germania proprio ieri. Il ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann, se l'è presa con lui: «È sfacciato da parte del ministro degli Interni Alfano, da una parte lamentare le pesanti ripercussioni sull'Italia dello sbarco di migranti attraverso il Mediterraneo, dall'altra di disattendere le disposizioni europee sull'asilo».

L'accusa: «La gran parte dei migranti che arrivano in Italia riesce a continuare il suo viaggio verso la Germania senza le dovute procedure. In un giorno solo sono arrivate 319 richieste di asilo». E Alfano? Un lapidario «No comment. È un ministro della Baviera e non del governo federale».

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