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L'addio è l'alba di una nuova storia

L'addio è l'alba di una nuova storia

Liberi. Un'ora prima della mezzanotte. Da oggi il Regno giura di essere indipendente e più unito anche se una fetta grande, oltre il settanta per cento dei suoi cittadini, ritiene, invece, che il Paese sia ancora spaccato. Quattro anni di attesa, tra le lacrime di commozione e le improbabili scarpe leopardate di lady May e la bionda vaporosa chioma di Boris Johnson, con le sue idee toste e decise. Milletrecentodiciassette di conto alla rovescia per quattro Paesi, Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord e Galles, un unico epilogo per realtà, sociali, economiche, politiche, differenti, se non opposte, già ascoltando i propositi dei Braveheart scozzesi pronti a rientrare, dopo aver conquistato la loro indipendenza da Londra. Il premier ha detto che da oggi incomincia una nuova storia per tutto il popolo britannico, libero di scegliere, nel prossimo anno, i partner commerciali all'interno della comunità europea così come di sottoscrivere accordi con le grandi aziende nel resto del mondo, in particolare con gli Stati Uniti. In tal senso Johnson si augura di definire un nuovo Free Trade Agreement, simile a quello raggiunto tra Canada e Usa, superando ogni restrizione o eventuale ostacolo fiscale e finanziario. Il Canada è di casa a Londra, dopo la partenza dei due duchi del Sussex verso quella terra, ma i britannici godranno di minori privilegi rispetto alla coppia H&M. A guardare bene come stanno andando le cose e le feste di questo week end, non sai se sia il Regno a staccarsi dal continente oppure se sia la Vecchia Europa ad abbandonare l'isola dei famosi da sempre e per sempre. Quarantasette anni fa venne celebrato lo strano matrimonio, se la Thatcher fu una lady di ferro nell'idea dell'Europa, David Cameron è stato un primo ministro di plastica quando decise di affidare a un referendum la scelta di lasciare o restare. La bandiera ammainata a Bruxelles è un segnale malinconico ma non è la fine del mondo, semmai la conclusione di ciò non è stato mai per i britannici, anzi per gli inglesi, una necessità, un rispetto degli impegni. Il continente, in quanto tale, è lontano dall'isola che, tra l'altro, è di Sua Maestà. Non è soltanto un gioco di parole ma la fotografia dell'atlante geografico e politico e storico. Se Trump si è presentato con «Prima l'America», oggi Johnson con la stesso acconciatura ribelle del sodale, può dire «Prima la Gran Bretagna», che è grande per questo, per il suo senso di essere diversa, il suo complesso di superiorità che la rende così antipatica e, al tempo stesso, così affascinante. Non c'è più una pinta di birra a disposizione, tutto esaurito nei pub fino all'alba.

L'alba di una nuova storia.

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