Ladri di (super) biciclette: furto alla Vuelta

Colpo da 400mila euro alla squadra di Vingegaard: 18 mezzi spariti dopo la tappa

Ladri di (super) biciclette: furto alla Vuelta
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Recuerdos de Italia alla Vuelta, il terzo per importanza e calendario dei grandi giri ciclistici a tappe, che parte e si eleva nel Grande Piemonte, che accoglie come si deve, ma suo malgrado deve arrendersi a un malcostume generalizzato: il furto.

Ladri di biciclette, che "spaccano" negozi e lasciano a piedi bambini e nonni. A piedi ci resta anche un super campione, vincitore di due Tour, l'unico in grado di tener testa a Sua Grandezza Tadej Pogacar, ovvero Jonas Vingegaard. A Limone Piemonte l'altro ieri il corridore danese ha vinto la tappa e indossato la "camiseta roja", simbolo del leader della corsa a tappe spagnola, ma a Torino, al suo risveglio, si è trovato senza il suo pregiato mezzo di trasporto. Né lui né tantomeno i suoi compagni di squadra: tutta la Visma Lease a Bike è stata "ripulita" e appiedata, con un danno valutabile in quasi 400mila euro.

Sono giorni così a Torino e dintorni: grande eccitazione e festa per l'arrivo della Grande partenza della Vuelta di Spagna, ma la festa la fanno i ladri di biciclette al quale non par vero. La prima vittima è stato un manager della Shimano Europa, Joost Hotelmans, al quale è stata rubata dalla sua macchina una Pinarello da 15mila euro, oltre ai suoi bagagli e allo zainetto con dentro tutti gli effetti personali: dalle carte di credito al passaporto.

Ieri è toccato al team olandese che alloggiava al Novotel di corso Giulio Cesare a Torino, assieme alla Lidl-Trek e alla Movistar. Secondo una prima ricostruzione i ladri hanno forzato con un piede di porco la serratura del camion officina e con l'ausilio di un crick hanno divelto il portellone per poi prelevare 18 biciclette prodotte dalla canadese Cervélo e dal valore di circa 400mila euro. Tre, tra le quali quella di Vingegaard, sono state ritrovate abbandonate in un campo vicino all'albergo da un passante, che ha immediatamente chiamato i carabinieri.

È chiaro che l'Italia non ci ha fatto una bella figura. Ma quello dei furti, in questo caso di biciclette, è un problema generalizzato: all'ultimo Tour de France, nella notte tra il 5 e il 6 luglio scorsi, alla francese Cofidis (presente anche alla Vuelta), sono state sottratte undici biciclette. Non è una consolazione, ma è un fatto.

Per Torino, invece, il momento non è felicissimo. Al pari di Vingagaard, anche a Bruno Gambarotta, 88 anni, noto scrittore e autore televisivo, è stata rubata ieri l'adorata bicicletta davanti alla stazione di Porta Susa. A darne notizia è il figlio Lorenzo con un post su Facebook: "Aiutateci a ritrovarla".

Quella bicicletta è infatti legata all'iniziativa "Pensieri e Pedali 2011", atto a promuovere "l'uso della bicicletta come quotidiano mezzo di trasporto". Certo, lo faremmo più che volentieri: se solo ci lasciassero la bicicletta...

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