Sedici «impresentabili», quattro in Puglia tutti gli altri in Campania. Se numericamente sono di più nelle liste del centrodestra, la presenza nella black list del candidato governatore Vincenzo De Luca sposta il problema in campo Pd. Il sindaco di Salerno è impresentabile, secondo il codice di autoregolamentazione votato dal Parlamento (e che rende impresentabile anche chi è stato assolto in primo grado, se la Procura fa ricorso), per un procedimento ancora pendente - prossima udienza il 23 giugno - relativo ai reati di concussione e truffa (De Luca ha rinunciato alla prescrizione). Proseguendo la lista campana troviamo Antonio Ambrosio (Forza italia), due volte sindaco di San Giuseppe Vesuviano, comune sciolto entrambe le volte per infiltrazioni mafiose. Ha patteggiato una condanna per concussione ed attualmente sotto processo per tentata concussione. Impresentable anche Luciano Passariello (Fratelli d'Italia), rinviato a giudizio della Procura di Nola per «impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita». Sergio Nappi , in corsa con la lista «Caldoro Presidente» è rinviato a giudizio per tentata concussione come sindaco del comune di Monteforte Irpino. Due processi in corso per concussione, uno a Napoli l'altro a Benevento, anche per Fernando Errico (Ncd). A carico di Sandra Lonardo (Forza Italia), moglie di Clemente Mastella, un procedimento della procura di Napoli, pendente in primo grado, in cui si ipotizza il reato di concussione. Francesco Plaitano (Popolari per l'Italia) di Salerno risulta imputato presso il Tribunale di Salerno per «ruolo direttivo in associazione mafiosa», mentre una condanna a 4 anni per estorsione pende in Appello. Sempre candidato con i Popolari per l'Italia è Antonio Scalzone , a giudizio per associazione mafiosa, prossima udienza a novembre. E dello stesso partito è Raffaele Viscardi , a giudizio per vari reati, tra cui l'abuso di ufficio e quello di corruzione.
Altro nome della black list è Domenico Elefante (Centro Democratico-Scelta Civica), circoscrizione Napoli. Condannato in primo e secondo grado a Napoli per concussione a due anni e 8 mesi, la Cassazione ha dichiarato prescritto il reato e rinviato il procedimento per la decisione sugli interessi civili. In un primo momento era entrato nella lista Biagio Iacolare dell'Udc, poi depennato dalla commissione Antimafia perché il suo caso (prescrizione) non rientra in quelli previsti. Ma contro questa sentenza pende ricorso per Cassazione. Carmela Grimaldi , lista «Campania in rete», è stata assolta dal tribunale di Nocera Inferiore per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione ad associazioni finalizzate al traffico di droga. Ma ha fatto appello la procura generale di Salerno. Sotto processo anche Alberico Gambino (Fratelli d'Italia-An), condannato dal tribunale di Nocera Inferiore per concussione e violenza privata a due anni e 10 mesi di reclusione. Pende appello.
In Puglia i nomi sono quattro, due sostengono la corsa a governatore del candidato fittiano Schittulli, uno il piddino Emiliano e un altro la Poli Bortone (Forza Italia). Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), circoscrizione Bari, è stato rinviato a giudizio a Bari per tentata estorsione. Poi c'è Enzo Palmisano (Movimento politico per Schittulli), condannato in primo grado per corruzione aggravata, il reato è stato prescritto in Appello, ma è stato presentato ricorso perciò il procedimento pende in Cassazione. Ci sono ancora Giovanni Copertino (Forza Italia), verso cui pende un procedimento per corruzione aggravata. Contro la dichiarata prescrizione pende l'appello.
E Massimiliano Oggiano (Lista Oltre con Fitto), imputato a Brindisi per associazione mafiosa e per corruzione elettorale, con l'aggravante mafiosa. È stato assolto in primo grado e pende l'appello con udienza fissata. Assolto ma comunque impresentabile.
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