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L'allarme della Bce sui conti italiani. "Senza riforme il Recovery è inefficace"

Per la banca centrale l'economia è più solida, ma restano incertezze

L'allarme della Bce sui conti italiani. "Senza riforme il Recovery è inefficace"

Il tormentone (per lo più ignorato dalla politica) di Mario Draghi quando era presidente della Bce, era che agli sforzi europei del Quantitative easing andavano accostati quelli nazionali delle riforme. Oggi Draghi è dall'altra parte della barricata, a capo del governo di un Paese alle prese con problemi strutturali.

E al quale la Bce, indirettamente ma in maniera chiara, chiede di affiancare al Recovery fund le riforme. «L'efficacia del pacchetto per la ripresa dipenderà dal raggiungimento di un equilibrio adeguato tra investimenti e riforme, che si rafforzano reciprocamente», si legge nell'ultimo bollettino dell'istituto di Francoforte, uscito mentre era in corso il Consiglio europeo.

La Bce chiede «un esame attento» dei piani nazionali di ripresa e resilienza, affinché siano in linea con le raccomandazioni paesi e con gli obiettivi del piano.

Tutto è cambiato rispetto ai tempi della presidenza Draghi. Sicuramente per l'Italia, almeno per quanto riguarda lo spread. «I differenziali dei titoli di Stato italiani - osserva la Bce guidata da Christine Lagarde - sono diminuiti notevolmente nel periodo precedente la formazione di un nuovo governo da parte dell'ex presidente della Bce Mario Draghi e hanno brevemente raggiunto un nuovo minimo pluriennale prima di tornare a crescere».

Ma la strategia della Bce non cambia. L'attesa è che gli acquisti di titoli sovrani nell'ambito del programma di acquisto per l'emergenza pandemica (Pepp) nel prossimo trimestre «siano condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi di quest'anno». Dall'inizio dell'anno i tassi di interesse sono aumentati mettendo a rischio «le condizioni di finanziamento nel loro complesso». Ci sono attese «di un miglioramento della situazione economica complessiva nel corso del 2021», ma «l'incertezza continua a caratterizzare le prospettive a breve termine e in tale situazione - scrive la Bce - rimane essenziale preservare condizioni di finanziamento favorevoli».

A favorire la ripresa, i vaccini e il Recovery. Il «pacchetto Next Generation Eu» che «incrementerà la capacità di tenuta economica e il potenziale di crescita agli Stati membri dell'Ue, in particolar modo se i fondi verranno destinati a una spesa pubblica produttiva, accompagnata da politiche strutturali tese a migliorare la produttività».

Una delle riforme chieste dall'Ue è quella della pubblica amministrazione. Ieri i ministri Renato Brunetta e Mara Carfagna hanno presentato le modalità veloci del piano per assumere 2.800 tecnici nelle regioni del Sud - Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - per supportare le amministrazioni pubbliche nell'attuazione dei progetti del Recovery Plan.

Poi lo sblocco dei concorsi fermi per Covid, che avverrà «al 99,9% la prossima settimana», ha annunciato il responsabile della Pubblica amministrazione.

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