L'allarme di Crosetto. "Cessione di sovranità o l'Ue sarà irrilevante"

Il ministro: "È vitale per alcuni settori, altrimenti i Paesi europei sono morti"

L'allarme di Crosetto. "Cessione di sovranità o l'Ue sarà irrilevante"
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Cessione di sovranità o irrilevanza. È un Guido Crosetto diretto, come sempre, quello che alla festa del Foglio lancia un allarme sull'Ue. "La minaccia più grande per ogni Paese europeo è la possibilità di competere nell'economia futura", dice il ministro della Difesa. "Se gli Stati non rinunciano alla loro sovranità in alcuni settori, sono morti", avverte.

Per Crosetto (foto), la sfida decisiva riguarda tecnologia, materie prime, capacità produttiva e innovazione: "Quando la gente non ha da mangiare o lavoro, non è più controllabile. Questa è la frontiera su cui reggeranno o crolleranno le democrazie occidentali". L'esponente di FdI annota come "in questo momento", in Europa, ci siano "27 gruppi di ingegneri che in 27 nazioni stanno studiando la stessa cosa". Il paradosso europeistico vuole che questi gruppi non si scambino "informazioni". Lo stesso vale per il settore Difesa, dove "27 difese studiano e approcciano" in "27 modi diversi". E anche in quel settore non è previsto che le informazioni vengano condivise. È la struttura dell'Ue odierna, quella inadatta a confrontarsi con giganti geopolitici vecchi e nuovi, che non hanno bisogno né di troppe lungaggini burocratiche né di fasi decisionali arzigogolate. "Come pensiamo - tuona Crosetto - di competere con decine di milioni di ingegneri cinesi, coreani o di altri Paesi? Se non fai massa critica per acquisire materie prime che mancheranno, e non metti assieme 27 Paesi in un solo progetto comune, come pensi di avere un peso nel mercato?". Tutto questo mentre la "guerra ibrida" - che Crosetto nomina senza troppi patemi d'animo - ha già fatto più di un capolino in Europa. Così come la "guerra cognitiva", altro fenomeno poco nominato ma in atto da tempo. Del resto "esorcizzare le paure non serve a difenderci". L'Ue, senza slancio e un po' in stand by, dovrebbe "prepararsi il prima possibile". Invece la situazione attuale prevede che "se ci invadessero con un carrarmato si potrebbe reagire" ma se ci aggredissero con un attacco cyber "no". Per Crosetto, un paradosso. Il quadro odierno vede "Usa e Cina" scontrarsi "per il dominio mondiale". L'Europa non può che "imparare a camminare da sola". Il ministro della Difesa non dimentica Gaza.

L'Italia - assicura - "sarà presente". "Lo siamo già", ricorda, con "Unifil e in Palestina, addestrando la polizia palestinese al valico di Rafah". "Abbiamo il dovere - chiosa l'esponente di Fdi - di fare tutto affinché la guerra non riprenda".

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