Cronache

L'allarme del patron del Papeete. "Così al mare solo i miliardari chic"

"Non ci sono direttive, il turismo è allo sbando. L'incertezza regna"

L'allarme del patron del Papeete. "Così al mare solo i miliardari chic"

«Come può ripartire il paese se a governarlo sono questi uomini tristi e grigi? Vogliono toglierci pure il mare che non è solo il mare, ma l'evasione italiana, lo sfogo di un paese».

Insomma, Giuseppe Conte vuole fare chiudere il Papeete?

«Rischio di non riaprire e con me rischia un settore, quello del turismo, che è il vero grande dimenticato di questa epidemia». È europarlamentare della Lega, proprietario del Papeete Beach che è non più solo il lido di Matteo Salvini («Ci sono anche tesi di laurea sul Papeete»).

Onorevole Massimo Casanova, sarà una estate di plexiglass o la spiaggia sarà un privilegio per pochi?

«Se la potranno premettere solo gli onorevoli di sinistra, quelli che scendono in spiaggia con il Rolex. Il ministro Dario Franceschini è un ministro inesistente. Anche quando parlano non sanno di cosa parlano».

Parliamo degli stabilimenti balneari, alberghi, discoteche. È l'Italia che in estate vuole dimenticare e dimenticarsi.

«È il paese che sorride e che questo governo ignora. Guardateli. Sono cupi e bacchettoni. Erano vecchi anche quando erano giovani. Ci stanno impedendo di ricominciare e quel che peggio è che ci stanno togliendo pure il sorriso. Ma serve anche quello. Nessuna grande ripresa è ripartita dal malumore e dal broncio».

Anche il tuffo è materia di virologi. Dieci metri di distanza, sabbia e confini. Riaprirà il Papeete? E come?

«Ci hanno lasciato allo sbando. Non abbiamo direttive. E non si dica che la Lega non sia opposizione responsabile. Non hanno accettato nessuna delle nostre proposte e solo per pregiudizio».

Al Papeete è caduto un governo ma quest'anno forse non si riuscirà più a entrare. È la rivincita di Conte?

«Siamo fermi in attesa di comprendere quali saranno le disposizioni. Ma come si può programmare qualcosa nell'incertezza? Credono che riaprire significhi solamente sollevare una saracinesca. Non è cosi».

Quanti dipendenti lavorano al Papeete?

«Non c'è solo quello. Possiedo alberghi, discoteche. Un gruppo di 400 dipendenti. Un imprenditore ha dalla sua l'estro. Ma qui si avanti per provocazioni».

La cabina di plexiglass? 10 metri fra un ombrellone e l'altro?

«La cabina di plexiglass per arrostirci meglio? Con le loro misure uno stabilimento dovrà ridurre la capienza. Dimenticano che però rimangono costi di riapertura che nessuno potrà sostenere. Tutti saranno costretti ad alzare i prezzi. Ma in riviera romagnola c'è un turismo popolare. Dobbiamo vietare anche il sole?».

Quanto serve per preparare una stagione?

«Occorre almeno un mese. Siamo alla finestra in attesa di avere dei paletti. Ma sono così sprovveduti che non sono capaci neppure di dare direttive».

Il consiglio che ha dato ieri il premier «è riscoprire le città d'estate».

«Come si pensa di tenere gli italiani chiusi in casa quando in città ci sarà quaranta gradi? Scoppierà la rivolta».

L'anno scorso vi hanno rimproverato di aver sporcato l'inno di Mameli. La musica è finita?

«Ci hanno rimproverato di essere normali. Non gli piace l'italiano in bermuda e infradito. Il nostro era solo sano divertimento. Non era sballo. Ma questi non possono comprenderlo.

Non ci vogliono né fare lavorare e né fare divertire».

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