«Penso di rilanciare Forza Italia, poi però spero che la società civile dia vita ad una Fondazione per far nascere “L'Altra Italia”». Le parole di Silvio Berlusconi al consiglio nazionale di Fi confermano l'impegno del Cavaliere nel riportare la sua creatura politica alla naturale leadership nell'ambito del centrodestra, ma è anche quello di ricercare forze nuove da coinvolgere.
«Domani darò vita ad una fondazione con 20 campioni della società civile», avrebbe detto Berlusconi secondo alcuni partecipanti alla riunione. In realtà, secondo quanto si apprende, l'intenzione del Cavaliere sarebbe anche quella di appoggiarsi, più o meno direttamente, sulla Fondazione Luigi Einaudi, l'istituzione romana che organizza le famose Scuole di Liberalismo su tutto il territorio nazionale. Il bagaglio di esperienza della Einaudi potrebbe essere utilissimo per individuare i venti candidati provenienti dal mondo delle professioni, destinati non solo a rappresentare la società civile che scende in campo con il centrodestra, ma anche a stendere un programma ad alto tasso di liberalismo.
Nel documento finale approvato dall'ufficio di presidenza di Forza Italia, svoltosi prima del consiglio nazionale, si fa esplicito riferimento alle potenzialità dello schieramento alternativo a quello capitanato da Matteo Renzi. «Si tratta di recuperare consensi dal non voto», si legge nel testo ove si ricorda che «le ultime elezioni regionali e amministrative hanno rilanciato la nostra proposta politica: questo è accaduto grazie alla credibilità di candidati provenienti dalla trincea del lavoro e all'unità del centrodestra». Anzi, la modifica più importante approvata dall'ufficio di presidenza è stata quella che rende il rinnovamento automatico: limite di tre anni per gli incarichi e parità di genere. Poi il Cavaliere ha preannunciato battaglia. «Farò sentire le ragioni di Fi nelle varie occasioni tv. Gli ultimi sondaggi dicono che la coalizione di centrodestra supera di due punti il centrosinistra», ha affermato.
Alla ripresa dell'attività, l'intenzione di Berlusconi è quella di non mollare un millimetro. «Il nostro obiettivo da settembre con la mia ridiscesa in campo sarà quella di portare FI sopra il 20 per cento», ha ribadito rimarcando che «il traguardo sarà poi quello di creare il grande movimento dei moderati». Insomma, l'intenzione è quello di ritrovare lo spirito creativo e di matrice fortemente liberale e liberista che portarono Forza Italia ad affermarsi come protagonista della scena nazionale nel 1994. La Fondazione Einaudi potrebbe essere il partner giusto per questo scopo in quanto vi partecipano a vario titoli avvocati, economisti, imprenditori. Forze che vent'anni fa costituivano l'ossatura di Fi.
Ecco perché Silvio Berlusconi ha ripetuto di non essere affatto dispiaciuto dei recenti abbandoni. «I professionisti della politica se ne sono andati, ma noi siamo qui in tanti».
Anzi se c'è uno interessato a non consegnare il campo di battaglia ad altri è proprio lui. «Sono il presidente onorario di Forza Italia, Forza Italia fa parte della mia vita e spero di poter morire da presidente di Forza Italia», ha sottolineato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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