Coronavirus

Lamorgese positiva, pasticcio in Cdm. E il governo finisce in isolamento

La notizia a metà vertice, subito rinviato a oggi. Di Maio e Bonafede, seduti vicino al ministro, si ritirano per precauzione. Tamponi ai presenti, ironie della Lega

Lamorgese positiva, pasticcio in Cdm. E il governo finisce in isolamento

Il Covid abbatte il governo Conte. Una beffa: l'esecutivo che dovrebbe proteggere gli italiani dal contagio non riesce a difendere nemmeno i propri ministri. Il coronavirus irrompe a Palazzo Chigi. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese è positivo al Covid: la notizia arriva mentre nelle stanze dell'esecutivo è in corso il tormentato Consiglio dei ministri sul dossier Recovery fund. La titolare del Viminale viene a sapere della positività dal sito del Tempo. Quasi un paradosso che il ministro delegato alla sicurezza nazionale sappia di essersi beccata il covid da un giornale. Il ministro dell'Interno si era sottoposto al tampone ed era in attesa dell'esito. Peccato che il risultato sia giunto dopo che la Lamorgese abbia partecipato per quattro ore alla riunione di governo.

Alla notizia della positività, il capo dell'esecutivo Conte sospende la riunione per consentire alla titolare del Viminale di allontanarsi da Palazzo Chigi. Poi il consiglio riprende ma per pochi minuti: tanti quanti sono bastati per mettere agli atti il mancato accordo sulla struttura di missione e sul Mes. Tutto rinviato ad oggi quando il governo si riunirà nuovamente. Sulle prossime ore pesa a questo punto non solo l'incognita politica ma anche la lunga ombra del virus. I ministri degli Esteri Luigi Di Maio e della Giustizia Alfonso Bonafede, che erano seduti accanto a Lamorgese, si metteranno in autoisolamento, anche se il lavoro continuerà tramite videoconferenze, fanno sapere dai rispettivi staff. Per loro vale quanto stabilito dal protocollo in caso di contatti diretti. Agli altri ministri sono toccati i tamponi. Esami clinici anche per il premier Conte. Di Maio dal suo autoisolamento spedisce un messaggio alla collega Lamorgese: «I miei migliori auguri di pronta guarigione. Dopo il Cdm anche io sarò in autoisolamento fiduciario e continuerò a lavorare quotidianamente in videoconferenza, rispettando tutti i protocolli sanitari. Seguiamo le regole e vinciamo contro il virus». Si associa agli auguri di pronta guarigione il Guardasigilli Bonafede. La Lega ironizza: «Sono umanamente vicino al ministro. Tuttavia mi permetto di esprimere la mia preoccupazione seria, per l'accaduto, perché ad ammalarsi è stato proprio chi ha la massima responsabilità istituzionale di far rispettare gli obblighi e le norme per prevenire il contagio, l'utilizzo delle mascherine, il rispetto del distanziamento, il lavaggio delle mani», attacca il senatore Roberto Calderoli. E il leader della Lega, Matteo Salvini: «Auguri di pronta guarigione al ministro Lamorgese. Una volta guarita bisognerà chiarire se sia vero che abbia disubbidito alle disposizioni del suo stesso governo, andando in Cdm senza attendere il risultato del test. Il ministro che controlla e multa gli italiani che non rispettano le regole, non può essere la prima a non rispettarle: in questo caso le dimissioni sarebbero dovute». Un'irruzione, quella virus nella stanza dei bottoni, nella settimana clou per le sorti dell'esecutivo. A palazzo Chigi scherzano: «Se non altro una riunione positiva...», si lascia andare un sottosegretario. Una battuta per sciogliere la tensione.

È fitta la scaletta delle prossime ore: domani mattina il premier riferisce alla Camera, quindi nel pomeriggio al Senato, in un passaggio difficile dal punto di vista dei numeri. La votazione finale sarà sulla risoluzione Mes, l'ormai famoso meccanismo per la stabilità finanziaria dei paesi Ue. In queste ore si fanno i conti tra dissidenti M5s, minacce da parte di Italia Viva, promesse da parte dei centristi e forzisti. Nonostante il pressing, negli ultimi giorni da parte dei vertici dei Cinque stelle, la fronda guidata da Alessandro Di Battista non arretra. La maggioranza rischia a Palazzo Madama. I numeri sono in bilico. E potrebbe arrivare l'aiutino dei responsabili. Nella giornata di giovedì il premier è atteso al Consiglio europeo. Un tour de force che dovrebbe dare il via alla rinascita e alla resilienza italiana, come recita il Pnrr all'esame del consiglio dei ministri.

Ma il Covid potrebbe complicare tutto, anche innescando un nuovo inedito fronte di attrito con le opposizioni.

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