Lampedusa senza pace. Quasi 300 nuovi arrivi e il flusso non si ferma

L'hotspot dell'isola è di nuovo pieno con 836 ospiti. Sbarchi anche in Calabria e Sardegna

Lampedusa senza pace. Quasi 300 nuovi arrivi e il flusso non si ferma

Si preannuncia un Ferragosto di fuoco sul fronte immigrazione. Sono 264 i migranti approdati a Lampedusa dalla mezzanotte alle 13 di ieri e gli sbarchi non si arrestano. L'hotspot è di nuovo pieno. A fronte di una capienza di 350 posti, ieri c'erano 836 ospiti, in 400 pronti ad essere trasferiti sul traghetto Pietro Novelli noleggiato dal Viminale per fronteggiare l'emergenza sovraffollamento del centro di prima accoglienza. Si tratta solo di far posto a chi arriverà a breve. È questa l'amara realtà di quest'estate nera di sbarchi. Solo fra la notte e l'alba di ieri sono arrivate sulla maggiore isola delle Pelagie 199 persone a bordo di 8 imbarcazioni e non sono mancati sbarchi autonomi come quello di 7 tunisini partiti da Djerba su un barchino di 7 metri e approdati al molo Madonnina, dove sono stati bloccati dai carabinieri. Non è andata così, nei giorni scorsi, a Punta Pisciotto (la Mannara di Montalbano), nel Ragusano, dove alcuni migranti sono riusciti a dileguarsi sul territorio prima dell'arrivo delle forze dell'ordine che ne hanno bloccato una sessantina. Hanno raccontato di avere viaggiato in barca a vela per 5 giorni.

Sono questi gli sbarchi più pericolosi specie in tempi di Covid, perché vengono bypassati i controlli identificativi e sanitari. Sono stati intercettati i 12 tunisini giunti intorno alle 2 di ieri a Punta Guitgia. Sono stati, probabilmente, lasciati da una nave madre, visto che la loro imbarcazione non è stata rinvenuta. Nel frattempo, a 10 miglia dalla costa, la motovedetta Cp324 della Guardia costiera, bloccava una lancia di 10 metri con 92 persone, fra cui una donna e 5 minori, provenienti da Egitto, Senegal, Pakistan, Guinea e Marocco. A 4 miglia da Punta Sottile, sempre le Fiamme gialle hanno agganciato un barchino di 5 metri con a bordo 11 tunisini e altre 25 persone provenienti da Costa d'Avorio, Camerun e Guinea. Il decimo sbarco di ieri a Lampedusa si è registrato intorno alle 13. Erano in 65. È stato, insomma, un susseguirsi di approdi. A cominciare dall'avvistamento da parte della Guardia di finanza di un'imbarcazione di 5 metri con 28 persone a bordo. I finanzieri erano di rientro dal trasferimento di 22 tunisini sbarcati il giorno prima a Pozzolana di Ponente a Linosa quando hanno incrociato il natante. Sempre sabato durante la notte sono arrivati in 32 nel sud Sardegna: i primi 15 sono stati bloccati dai carabinieri di notte nel Sulcis mentre tentavano di disperdersi, gli altri 18 sono stati intercettati mentre lasciavano la spiaggia di Porto Pino a Sant'Anna Arresi. Si tratta di 31 algerini e 1 migrante proviene dalla Guinea. In 278 sabato sono stati recuperati dalla nave Dattilo della Guardia costiera e condotti a Catania.

Tra venerdì e sabato, in sole 24 ore, sono sbarcati 400 migranti nel Crotonese. E Alarm Phone, il centralino riferimento dei migranti nel Mediterraneo, continua a segnalare imbarcazioni in difficoltà. Sono arrivi che andranno aggiunti ai 45.664 approdati dall'inizio dell'anno, stando ai dati del Viminale aggiornati alle 8 del 12 agosto. Si tratta del triplo dei migranti giunti nel 2020, quando, nella stessa data, erano sbarcate 15.

297 persone, mentre l'anno scorso ne sono arrivate via mare 32.782. I più numerosi sono i tunisini, in 9.099, ovvero il 20% degli approdati, la seconda nazionalità più presente è quella egiziana che copre il 19% degli arrivati con 8.821 presenze.

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