Guerra in Ucraina

Per l'assalto finale Mariupol colpita dai bombardieri. A Kharkiv uccisi sette civili in fuga

Avvistati i Tupolev 22M3, che trasportano missili a lungo raggio. La 36esima brigata ucraina allo stremo "Situazione molto critica"

Per l'assalto finale Mariupol colpita dai bombardieri. A Kharkiv uccisi sette civili in fuga

Negli ambienti della Nato è conosciuto come «Backfire», per i russi, che l'hanno progettato e prodotto, è il «Tupolev 22M3», uno dei cacciabombardieri più letali in dotazione all'aviazione di Mosca. È stato il cavallo di battaglia durante la guerra in Siria, e ieri è apparso sui cieli di Mariupol con il suo carico di morte. È la prima volta che sulla città portuale i russi si affidano a questo velivolo, che viene utilizzato, come nella precedente campagna mediorientale, quando arriva il momento di chiudere la partita. Non a caso trasporta missili a lungo raggio (anche con testate atomiche), e circa una settantina di bombe a caduta libera.

L'allarme Tu-22M3 è stato lanciato ieri mattina dal comandante della 36ma brigata della Marina ucraina, il maggiore Serhiy Volyna, che ha chiesto a Kiev di intervenire per sbloccare in qualche modo la situazione «militarmente o da un punto di vista negoziale. Sono in corso feroci combattimenti, i russi avanzano in modo aggressivo, il momento è critico». Quello che resta della 36ma brigata sta tentando con tutte le forze di respingere l'assalto nemico, ma gli eventi non sembrano sorridere a Kiev. Gli invasori hanno annunciato di aver conquistato lo stabilimento siderurgico Ilyich nella città, con l'appoggio di milizie della autoproclamata repubblica di Donetsk. Le autorità locali denunciano che gli occupanti hanno iniziato a riesumare i cadaveri dei civili sepolti nei cortili dei blocchi residenziali e hanno portato diversi forni crematori mobili. Il sospetto che stiano cercando di coprire crimini di guerra è piuttosto evidente. In città inoltre gli abitanti vengono censiti in funzione delle professionalità. Chi non risulta utile alla causa russa viene liquidato.

Gli oltre 100mila abitanti ancora bloccati a Mariupol si aggrappano quindi ai corridoi umanitari, ma la Croce Rossa avverte che è sempre più complicato riuscire a lasciare la città (ieri ce l'hanno fatta appena in 300) e percorrere i 200 chilometri in direzione di Zaporizhzhya. Non esiste di fatto una linea di fronte, non si trovano quasi mai accordi di tregua tra i due schieramenti, e i soldati di Mosca non esitano a sparare sulle persone in fuga. È accaduto di nuovo ieri mattina nella regione di Kharkiv, dove 7 civili hanno perso la vita, e altri 27 sono rimasti feriti, in un attacco contro gli autobus utilizzati per le evacuazioni all'altezza del villaggio di Borova, nel distretto di Izyum.

Rimanendo a Kharkiv, diverse aree residenziali sono state bombardate. Ci sono parecchi morti, tra cui un bimbo di appena 7 mesi. Intorno a Izyum, dove le forze russe stanno cercando di avanzare verso il Donbass orientale, sono in corso combattimenti. Gli ucraini tentano in ogni modo di frenare le colonne nemiche che trasportano armi e attrezzature nelle regioni di Luhansk e Donetsk. Le autorità nel frattempo si prodigano di condurre un'evacuazione organizzata di Barvinkove e Lozova, due città nel sud della regione di Kharkiv pesantemente colpite dai razzi. Nei combattimenti in corso nel Donbass risultano essere state uccise almeno una decina di persone, una trentina i feriti in modo grave.

Almeno cinque persone sono state uccise davanti a una chiesa ortodossa in attacchi multipli sulla città meridionale di Mykolaiv. Bersagliati con proiettili a grappolo i quartieri residenziali. Lo ha riferito un funzionario militare regionale alla Cnn. Un numero imprecisato di persone è rimasto ferito nel bombardamento. Le sirene hanno continuato a suonare in città per tutta la giornata. Nonostante gli attacchi dell'artiglieria, numerosi cittadini si sono recati sulle rive del fiume per far rifornimento d'acqua che a Mykolaiv manca ormai da una settimana. A Odessa in serata un missile è stato intercettato dalla contraerea, mentre a Kherson è stata annientata una colonna di equipaggiamento di Mosca.

Le truppe russe hanno lanciato tre attacchi missilistici anche nella regione di Kiev.

Risulta colpita una fabbrica di armi a Zhuliany, nella periferia della capitale. Il comandante del battaglione locale, Alexander Pavliuk, ritiene che possa essere l'inizio di una nuova ondata di assalti aerei nella zona.

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