«Il Reddito di cittadinanza? È sbagliato, ai cittadini ci devono pensare i Comuni»: è questa l'idea della Lega, spiegata dal sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Tiziana Nisini.
Sul cavallo di battaglia del M5s il partito del Carroccio ha una visione completamente diversa. «In legge di Bilancio - spiega Nisini - è stato rifinanziato per un miliardo. I pentastellati, d'altronde, lo vogliono mantenere perché sta alla loro base elettorale. Ma non ha azzerato la povertà. È stato sì un aiuto durante la pandemia poiché ha dato conforto a tante famiglie in difficoltà, ma il sistema di sussidi nel nostro Paese noi crediamo vada cambiato radicalmente». In questo momento a erogarlo è l'Inps, ma i Comuni sono chiamati a fare i controlli. «Noi - prosegue il sottosegretario -, invece, crediamo che l'ente più preposto a erogare i sussidi sia l'ente locale perché già eroga dei sussidi ai suoi cittadini. Il Comune conosce il cittadino, sa quello che di cui ha bisogno e per quanto ne ha bisogno. Questo consentirebbe di abolire le truffe per dichiarazioni mendaci su residenza e cittadinanza che sono il 74%. Con un controllo immediato al Catasto il Comune può verificare anche tutte le proprietà. Già gli enti locali erogano i bonus per la mensa scolastica per i bambini, l'aiuto per le bollette, assegnano le case popolari. Quindi - chiarisce - bisognerebbe uniformare un sistema che coinvolga i Comuni che, coadiuvati dagli assistenti sociali e con l'aiuto del governo, supportino questo sostegno al reddito». Così si razionalizzerebbero anche gli importi. «Bisognerebbe mantenere dei sussidi - sottolinea Nisini - per chi non può lavorare e toglierli a chi può lavorare, ma non ne ha voglia. I Comuni hanno bisogno di un supporto economico da parte dello Stato, in fatto di organici e di risorse, liberando anche l'Inps da un impatto importante. A supporto ci sono i patronati e i Caf che possono smistare le domande. Per noi il sistema, così come è, è sbagliato».
L'idea è un po' quella adottata dal Comune di Borgoricco, con il sindaco leghista Alberto Stefani, dove è stato creato il reddito di reciprocità che la Lega vorrebbe estendere a tutte le municipalità. In sostanza ok ai sussidi, ma in cambio di prestazioni d'opera all'ente locale. Peraltro, visto che i pentastellati parlano sempre di precarietà, nel Dl fiscale in Senato è passato un loro emendamento che ha messo a rischio 100mila posti di lavoro in somministrazione a tempo indeterminato. «La Lega - racconta il sottosegretario - ha presentato alla Camera in seconda lettura un ordine del giorno che consentirà di aprire un tavolo per ovviare a questa questione. Tra l'altro un emendamento votato anche da Pd e Leu».
E ammette: «Non è semplice stare anche con loro al governo perché abbiamo sensibilità completamente diverse, ma il nostro ruolo è quello di bloccare le situazioni sbagliate».
In questi giorni è stato portato avanti anche un altro tema, ovvero quello del mondo del turismo organizzato che, viste le difficoltà portate dal periodo di pandemia, ha chiesto la proroga della cassa Covid per altri tre mesi. «A tal proposito - spiega Nisini - il 27 dicembre scorso ho aperto un tavolo insieme al ministro Garavaglia.
Dopo questo tavolo ne è stato aperto un altro, tecnico, negli ultimi giorni dell'anno, tra Mise, Lavoro e turismo, proprio per arrivare a una soluzione che dia ristoro e conforto a tutte queste categorie che chiedono aiuto».
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