L'asse Fi-Lega costringe i dem al secondo turno Casapound al 6%

Fabrizio Boschi

La politica, a volte, gioca dei brutti scherzi. E così può succedere che in una città da sempre di sinistra possa verificarsi un ribaltamento dei pronostici. Bolzano va al ballottaggio (il 22 maggio) col candidato sindaco di centrosinistra Renzo Caramaschi, appoggiato da Pd (secondo partito per voti al 15,83%), Sinistra e dalla sua lista civica, e Mario Tagnin, candidato di Lega Nord-Salvini (8,96% e 5 rappresentanti) e del Centrodestra uniti per Bolzano (7,60% e 4 consiglieri).

Incredibile ma vero. Con 13 candidati sindaco il secondo turno elettorale era quasi scontato, ma nessuno si aspettava che fosse il candidato della Lega Nord a sfidare il centrosinistra. «Ringrazio i militanti di Bolzano perché in quella città abbiamo un risultato storico, siamo per la prima volta al ballottaggio e abbiamo la possibilità di governare quella città in cui non abbiamo mai governato», afferma euforico il leader della Lega Matteo Salvini.

Caramaschi, ex city manager del capoluogo altoatesino va al ballottaggio con il 22,32% dei consensi, mentre il medico dentista Tagnin, con il 18,39%. Sfonda e nello stesso preoccupa il boom di CasaPound, che nel 2015 proprio a Bolzano entrò per la prima volta in un consiglio comunale con un consigliere: con il 6,21% oggi diventa il sesto partito della città capoluogo più a nord d'Italia e nel prossimo consiglio comunale sarà presente con tre rappresentanti. Cresce anche il Movimento Cinque stelle che sale al 12,07% e passa da 4 a 6 consiglieri.

Un anno fa, il sindaco Pd Luigi Spagnolli fu eletto per la terza volta primo cittadino, ma in autunno dovette gettare la spugna, per la mancanza di una maggioranza solida. Erano infatti 18 i partiti in consiglio comunale. Dopo il commissariamento è stata varata una nuova legge elettorale con degli sbarramenti per liste e coalizioni. A queste comunali si sono presentate 17 liste, ma alla fine sono solo 10 quelle che entrano in consiglio comunale.

Tra gli esclusi i partiti di sinistra (Prc e Sinistra), il partito di Eva Klotz, Sudtiroler Freiheit, e la lista della consigliera provinciale (ex Lega nord) Elena Artioli. A volte la politica fa davvero dei brutti scherzi.

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