L'asse Trump-bin Salman. "Affari per mille miliardi"

Gli investimenti e le linee su Gaza: "Accordi di Abramo solo con i due Stati". Domanda su Khashoggi, ira tycoon

L'asse Trump-bin Salman. "Affari per mille miliardi"
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Donald Trump riceve alla Casa Bianca il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman con tutti i crismi di una visita di Stato. "È più di un semplice incontro, stiamo rendendo omaggio all'Arabia Saudita e al principe", afferma il presidente americano, che accoglie Mbs con il sorvolo militare dei caccia F-35 (gli stessi che Washington venderà a Riad), e una sfilata di cavalli. E alla riunione nello Studio Ovale segue un pranzo e poi una cena formale, anche se la visita non può essere classificata ufficialmente come una visita di Stato poiché Mbs non è il capo di Stato, posizione ancora ricoperta dal padre, l'89enne Re Salman.

"Abbiamo qui un uomo estremamente rispettato, un mio amico di lunga data. Sono molto orgoglioso del lavoro che ha svolto", precisa il tycoon. Il principe torna al 1600 di Pennsylvania Avenue per la prima volta dal 2018, dopo l'uccisione del giornalista saudita dissidente del Washington Post Jamal Khashoggi, che gli 007 Usa attribuirono ad una decisione del premier di Riad ("Non sa nulla, non mettete in imbarazzo il nostro ospite", ha risposto il presidente alla stampa che chiedeva un commento sul fatto). L'incontro è l'occasione per la firma di una serie di accordi riguardanti difesa, intelligenza artificiale ed energia nucleare. "Possiamo contare su 600 miliardi che Riad investirà negli Stati Uniti. Ma la cifra potrà salire ancora", sottolinea il comandante in capo, e infatti Mbs risponde: "Aumenteranno a quasi un miliardo". Trump ha annunciato la vendita degli F-35 prima dell'arrivo del principe, nonostante le preoccupazioni di Israele (la decisione richiede comunque il via libera del Congresso). Gli accordi prevedono poi una garanzia di sicurezza statunitense al regno simile al patto che Trump ha concordato con il Qatar a settembre e come parte della cooperazione c'è l'ampliamento dell'accesso di Riad a chip e tecnologie avanzate. E pure un'intesa quadro sulla cooperazione nucleare civile.

Il comandante in capo sta facendo pressione sul principe affinché normalizzi le relazioni con Israele, con l'obiettivo ultimo di far aderire Riad agli Accordi di Abramo varati durante il suo primo mandato. "Vogliamo far parte degli Accordi di Abramo, ma solo con una soluzione a due Stati" in Medio Oriente, spiega bin Salman assicurando che il dossier è sul tavolo del colloquio con il tycoon. Le potenziali iniziative verso la normalizzazione in cambio di garanzie di sicurezza ed energia sono state sospese dopo lo scoppio della guerra a Gaza nell'ottobre 2023, e Riad non vuole cedere senza progressi verso la sua spinta internazionale per uno stato palestinese. I democratici, intanto, hanno criticato la commistione tra gli interessi commerciali della famiglia del presidente e la politica estera Usa, dopo che la Trump Organization ha annunciato alla vigilia della visita che costruirà un resort di lusso alle Maldive con la compagnia edile saudita Dar Global, quotata a Londra. The Donald respinge le critiche, dicendo "non ho nulla più a che vedere con le mie aziende", e accusando la giornalista di Abc News che ha posto la domanda di scrivere "fake news".

All'incontro alla Casa Bianca c'è pure Cristiano Ronaldo, diventato il volto della Saudi Pro League, il campionato di

calcio nazionale dell'Arabia Saudita che negli ultimi anni ha investito miliardi di dollari per attrarre alcuni dei giocatori più famosi al mondo. Il campione gioca per l'Al Nassr, di proprietà del fondo sovrano del paese.

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