Terrorismo

L'attacco nell'anniversario del Bataclan. Piazza Taksim è da sempre nel mirino

Il cuore della città turca colpito a morte diverse volte tra il 2008 e il 2017. Non solo Stato Islamico, anche le firme di curdi e ceceni

L'attacco nell'anniversario del Bataclan. Piazza Taksim è da sempre nel mirino

Sette anni fa l'attacco terroristico di Parigi venne celebrato come il più mortale su suolo europeo, con anche una vittima italiana, la ricercatrice Valeria Solesin. Oggi quell'anniversario è stato «ricordato» tragicamente con il sangue di Istanbul.

Il 13 novembre del 2015 la Francia venne scossa da alcuni attacchi terroristici ad opera di un commando armato collegato all'autoproclamato Stato Islamico. Morirono 130 persone, con 368 feriti tra il teatro Bataclan, lo Stade de France e il I, X e XI arrondissement di Parigi. In totale ci furono 3 esplosioni nei pressi dello stadio e 6 sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese.

Prima venne attaccato il ristorante «Events» nei pressi dello Stade de France: era da poco iniziata la gara amichevole fra le nazionali di calcio di Francia e Germania, alla presenza del presidente della Repubblica di allora François Hollande. Morì Manuel Dias, oltre all'attentatore, Ukashah Al-Iraqi.

Poco dopo 4 terroristi cominciano a sparare, con AK-47, nei pressi di due ristoranti della capitale «Le Carillon» su Rue Alibert e «Le Petit Cambodge» su Rue Bichat inneggiando alla Siria e all'Iraq e urlando in lingua araba: «Allahu Akbar!». In seguito ci fu un'esplosione davanti al fast food Quick nei pressi dello stadio, un'altra sparatoria vicino al Café Bonne Bière e alla pizzeria Casa Nostra, che fece 5 vittime e 2 feriti; una terza sparatoria dinanzi al ristorante «La Belle Équipe», su rue de Charonne. Infine la tragedia del Bataclan, dove suonava il gruppo rock statunitense Eagles of Death Metal, davanti a 1.500 spettatori. Tre terroristi con fucili, zaini porta-caricatori e cinture esplosive, fecero la loro strage sparando contro la folla, urlando «Allahu Akbar!».

Nello stesso anno la Francia era già stata un obiettivo del fondamentalismo islamico, che colpì in gennaio contro gli uffici del giornale satirico Charlie Hebdo e contro il supermercato kosher Hyper Cacher, con i fratelli Coulibaly, uccidendo 17 persone.

Abdelhamid Abaaoud, che ha supervisionato gli attacchi di Parigi, era noto agli agenti dello Stato Islamico in Europa come «papà». I servizi, dopo gli attacchi di sette anni fa, dissero che i segni di questa macchina terroristica erano già visibili in Europa dal 2014, ma nei fatti le autorità locali sottovalutarono le successive connessioni, trascurando il collegamento con lo Stato Islamico.

Quale il nesso con la Turchia? Il Paese è stato colpito da una serie di attentati mortali tra il 2008 e il 2017 da parte del gruppo dello Stato islamico (e non solo).

Il 6 gennaio 2015 una donna incinta kamikaze si fece esplodere nella zona turistica di Sultanahmet, vicino alla Moschea Blu: si chiamava Diana Ramazova, una cittadina ceceno-russa del Daghestan e la sua bomba uccise un agente di polizia e ne ferì un altro. Nel gennaio 2016 a Istanbul un attacco suicida dell'Isis condotto da Nabil Fadli, cittadino saudita, uccise 12 civili, tra cui 11 tedeschi e 1 peruviano. Due anni dopo vennero condannati all'ergastolo i responsabili, i siriani Atala el-Hasan el-Mayyuf e Fevzi Muhammed Ali, e il complice turco Halil Dervi.

Tre mesi, dopo sempre nella stessa popolarissima Istiklal Street che sfocia in piazza Taksim, un'esplosione causata da un attentatore suicida provocò 5 vittime e 36 feriti, tra cui 2 cittadini israeliani, 2 cittadini americani e 1 iraniano. Il 1 gennaio del 2017 un assalitore, che indossava un cappello da Babbo Natale, fu il regista della strage di Capodanno all'interno del Reina, una delle discoteche più famose della capitale turca in cui stavano festeggiando almeno 500 persone, sparando con un kalashnikov. Il bilancio fu di 39 morti e 69 feriti.

Il 27 luglio del 2008, 17 persone vennero uccise e 150 ferite in due esplosioni nel quartiere dello shopping Gungoren di Istanbul.

Il 31 ottobre 2010 una bomba in piazza Taksim a Istanbul ferì 32 persone, tra cui 15 agenti di polizia.

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