Cronache

La "laurea" in omosessualità? Conformismo che offende i gay

La "laurea" in omosessualità? Conformismo che offende i gay

In cosa ti laurei? In biologia? In astrofisica? In antropologia? In biologia molecolare? No, in omosessualità. Non scherzo, si può fare all'Università degli Studi di Torino, dove è stato istituito il corso di Storia dell'omosessualità, ma che razza di storia è? Che cosa studieranno? Leonardo da Vinci sì, Cimabue no? Marcel Proust sì, Flaubert no, troppo etero? Una forma di conformismo al pensiero dominante, e anche di ghettizzazione, come quelli che dicono di essere «amici dei gay», come se gli omosessuali fossero tutti uguali, fatti con lo stampino, come se ci fosse una personalità omosessuale, come se non ci fossero omosessuali simpatici e altri stronzi, e uno non ti potesse stare antipatico perché è omosessuale, deve piacerti per forza. Così non puoi dire niente se un omosessuale ti sta sulle scatole, altrimenti sei omofobo. Come non puoi dire niente se non ti convince la versione di Asia Argento vittima di molestie da parte del produttore Weinstein (con il quale ha realizzato film e che ha continuato a frequentare per cinque anni), altrimenti sei misogino e maschilista. Come è successo a Marco Predolin, al Grande Fratello Vip, che proprio non sopportava Cristiano Malgioglio, e lo capisco, non lo sopporto neppure io, e non perché è gay ma perché è Malgioglio. Deve starmi simpatico per forza Malgioglio perché è gay? L'idea che esista una storia dell'omosessualità, l'idea che essere omosessuali goda di uno statuto speciale, è offensiva anzitutto per gli omosessuali, che dovrebbero risentirsi dell'essere ridotti a una categoria a sé, dove essere omosessuali è qualcosa in più anziché essere etero, trans o bi o anche niente. E quanto resta fuori dalla storia dell'omosessualità cos'è? Storia dell'eterosessualità? In natura, tra l'altro, tra gli altri mammiferi non umani, non esiste la questione: gli animali vanno tranquillamente con chiunque senza farsi troppi problemi (perfino l'incesto è un atto naturale). Cosa c'entra l'omosessualità con l'identità di una persona? Altra mistificazione, stavolta della psicologia (ormai superata dalle neuroscienze): l'identità sessuale. Come se la tua identità fosse determinata da con chi vai a letto. Talvolta anche da cambiamenti di sesso, tipo Vladimir Luxuria: era un uomo trasgressivo, ha cambiato sesso, e è diventato una donna bigotta, che vuole fare la comunione. Quali potranno essere i prossimi corsi di laurea? Va molto di moda il pensiero neo-femminista, per cui ci si potrebbe laureare in storia delle donne molestate dagli uomini. Anche storia degli immigrati riscuoterebbe un certo successo, già ci sta provando Alessandro Baricco, trasformando il capolavoro di Steinbeck, Furore, in un manifesto di accoglienza per l'invasione di migranti dall'Africa. In cosa ti laurei? In migranti. Se poi i migranti omosessuali meglio ancora.

E comunque sia, se volevano fare un corso su storia dell'omosessualità in Occidente, bastava già una storia della Chiesa.

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