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"L'aviaria passa anche all'uomo". Russia, 7 infetti e nuovo incubo

Si alza l'allerta sull'influenza aviaria che in Russia ha infettato sette persone che lavorano in un'azienda di pollame.

"L'aviaria passa anche all'uomo". Russia, 7 infetti e nuovo incubo

Si alza l'allerta sull'influenza aviaria che in Russia ha infettato sette persone che lavorano in un'azienda di pollame. Sono sempre gli allevamenti intensivi i focolai nei quali si rischia il salto di specie. L'annuncio ufficiale da Anna Popova, direttrice dell'agenzia federale russa per i controlli sanitari che ha anche confermato di ave allertato l'Organizzazione mondiale della sanità.

H5N8 è stato identificato in laboratorio dopo essere stato isolato nei sette operai che, assicura la Popova, «stanno bene e hanno solo lievi sintomi». Per il momento la trasmissione avviene soltanto dagli uccelli a chi vive in contatto con loro. Anche in passato non sono stati riscontrati elementi che provassero il passaggio da uomo a uomo. Si tratta di un ceppo diverso da quello che ha destato allarme a ripetizione nel corso degli anni. In particolare nel 2006 quando alla guida del ministero della Salute c'era Francesco Storace. Il ceppo di influenza aviaria finora noto per contagiare l'uomo è l'H5N1. Allora si registrarono contagi nell'uomo in Turchia tanto che fu vietata per un periodo l'importazione di volatilo da alcuni paesi a rischio.

Nel 2013 anche in Italia ci fu un caso di contagio umano. L'Istituto Superiore di Sanità aveva infatti registrato la positività per il virus dell'influenza aviaria H7N7 in una persona affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali ai volatili di allevamenti colpiti in Emilia-Romagna.

Non c'è motivo di preoccupazione al momento per Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano.

Giusto però aver allertato l'Oms. «Sappiamo che ci sono continui passaggi, soprattutto dal pollame, di virus respiratori, e ci auguriamo, sarà sicuramente così, che la cosa possa rimanere isolata.

- osserva- Le persone infettate immagino siano state isolate, e sembra non si tratti di una manifestazione grave in quanto hanno pochi sintomi e stanno bene».

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