Pierluigi Bonora
«Sul tema ecobonus ed ecotassa non credo proprio che ci saranno proroghe. Del resto, abbiamo a che fare con degli ottusi, persone che non sono a conoscenza di come si comporterà il mercato dell'auto in base ai provvedimenti che hanno deciso e stanno per entrare in vigore. Al governo ci sono dei veri dilettanti allo sbaraglio. In questi giorni la confusione è massima».
Adolfo De Stefani Cosentino è il presidente di Federauto, l'associazione nazionale che rappresenta i concessionari di automobili, gli stessi che attendono di conoscere nei dettagli come si dovranno comportare dal prossimo 1 marzo, giorno che dà il via al piano bonus-malus che ruota attorno alle emissioni di anidride carbonica (CO2), gas erroneamente spesso indicato come inquinante.
«Anche il ritardo delle spiegazioni tecniche e pratiche sul sistema bonus-malus - ribadisce De Stefani Cosentino - conferma lo stato confusionale in cui si trova il governo. Non è possibile che alla vigilia del primo marzo non siano disponibili tutti i chiarimenti necessari. Per esempio: come ci si deve comportare se una vettura è stata ordinata prima della data di avvio del piano e consegnata con il piano già in vigore?».
Presidente, i dubbi maggiori sembrano riguardare l'ecotassa.
«Mancano i chiarimenti sulla compilazione del modulo F24. L'ecotassa non si paga con l'Ipt, dando l'incarico a un'agenzia di pratiche automobilistiche o allo stesso concessionario. L'F24 non può essere delegato: se ne deve occupare l'acquirente oppure il suo commercialista».
Non è l'unico nodo da sciogliere.
«Altri quesiti: si può immatricolare una macchina senza che l'ecotassa sia stata ancora pagata? Come deve comportarsi il concessionario nei confronti del cliente?».
E poi c'è il rischio, da parte del concessionario, di sbagliare.
«I concessionari temono questo rischio. Se l'operatore sbaglia va incontro a penali e sarebbe assurdo. Ma il ministero dello Sviluppo economico e quello dell'Economia, visto che parliamo di F24, cosa hanno fatto negli ultimi 60 giorni? Passata la legge, penso che l'abbiano anche studiata e approfondita. La mano destra sa quello che fa la mano sinistra?. Tutta questa confusione è assurda, come assurdo è il sistema bonus-malus».
Cosa dicono i concessionari?
«Il centralino di Federauto è intasato di telefonate. Nessuno sa cosa rispondere ai clienti. Interpretazioni della legge non si possono dare. Il 26 febbraio, a Roma, noi, Aci, Anfia e Unrae, le due associazioni che rappresentano la filiera italiana e i costruttori esteri di auto, discuteremo in una tavola rotonda proprio questo argomento. Vediamo cosa succede nel frattempo».
Intanto, l'incertezza aumenta anche tra i consumatori.
«L'ecotassa inciderà sulle vendite, ne sono sicuro.
In Francia hanno avuto l'accortezza di confermare che i motori Euro 6 diesel sono puliti. Fino a quando in Italia non si farà lo stesso, la gente non sa quale auto comprare. Se il mercato scende, a rischiare sono 10mila lavoratori nelle concessionarie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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