L'effetto Taylor Swift per la Harris. Porta al voto 406mila astensionisti

Il post della pop star ottiene 10 milioni di like e trascina per la prima volta migliaia di persone sul sito per registrarsi. L'ira degli avversari

L'effetto Taylor Swift per la Harris. Porta al voto 406mila astensionisti
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Sono bastate poco più di dodici ore per assistere al primo travolgente effetto Taylor Swift nella campagna elettorale americana: dopo l'endorsement a Kamala Harris martedì sera, l'icona pop ha spinto quasi 406mila persone a recarsi sulla piattaforma vote.gov per registrarsi al voto. Sebbene non sia chiaro quante delle visite abbiano effettivamente portato alla registrazione degli elettori, i numeri fanno capire la potenza di fuoco della cantante - seguita da 284 milioni di follower solo su Instagram - in particolare sui giovani. Il suo post con l'appoggio alla vicepresidente Usa ha finora raccolto più di 10 milioni di like su Instagram, e oltre 1,5 milioni di account hanno utilizzato la funzione di condivisione.

E mercoledì sera, durante gli Mtv Video Music Awards 2024, la star ha nuovamente esortato le persone a registrarsi per esprimere la propria preferenza il 5 novembre: «Se avete più di 18 anni, registratevi per votare per qualcos'altro di molto importante... le elezioni presidenziali», ha detto mentre accettava il premio per il «Video dell'anno» alla cerimonia tenutasi a Elmont (poco fuori New York). La sua discesa in campo è destinata a incidere non solo per il suo enorme seguito, ma anche poiché Swift non ha quell'aurea irraggiungibile caratteristica di tante star di Hollywood: viene dalla Pennsylvania, in quella Rust Belt che rappresenta una vittoria quasi obbligata per chi punta ad aggiudicarsi la Casa Bianca, e potrebbe aiutare la candidata dem a riavvicinarsi alle origini del partito.

E in ogni caso, come afferma Ashley Spillane, autrice di un nuovo studio della Kennedy School di Harvard sull'impegno dei personaggi famosi in politica, «le celebrità attirano un maggiore coinvolgimento, una maggiore attenzione e aumentano la conversazione». I dati della General Services Administration federale ne sono un esempio, considerato che a fronte dei 405.999 visitatori su vote.gov raggiunti in mezza giornata, il sito ha ricevuto in media circa 40.000 visite al giorno nel mese che ha preceduto il dibattito televisivo tra Harris e Trump. Secondo quanto riportato dal New York Times, il confronto è stato seguito da 67,1 milioni di persone, pari al 31% in più di spettatori rispetto a quello di giugno tra il tycoon e il presidente Joe Biden (che si è fermato a 51 milioni). Il dibattito è stato ospitato da Abc News, ma è stato trasmesso in simultanea da altre 17 reti televisive misurate da Nielsen. Intanto i due avversari hanno ripreso la campagna elettorale negli stati in bilico. Harris ieri si è recata in North Carolina e oggi sarà nuovamente in Pennsylvania. Il suo numero due Tim Walz è in Michigan e Wisconsin. Sul fronte repubblicano, invece, Trump è impegnato in Arizona e Nevada sino a sabato.

Il suo vice Vance JD, da parte sua, ha minimizzato il sostegno di Swift alla candidata dem, dicendo che la pop star è «una celebrità miliardaria disconnessa dagli interessi e dai problemi degli americani». Parole, quelle del senatore dell'Ohio, che fanno eco a quanto detto dal tycoon, per cui la cantante «pagherà sul mercato il prezzo» del suo appoggio.

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