Giancarlo Giorgetti lo ha detto chiaramente: se il Tribunale del riesame di Genova confermerà la condanna sul sequestro dei conti del Carroccio a causa dell’affaire fondi, allora la Lega non ci sarà più.
Ecco allora che in qualche modo il movimento guidato da Matteo Salvini dovrà trovare una exit strategy. Partendo, ovviamente, dal nuovo nome. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, al momento quello più gettonato è quello di “Lega Nazionale”. Ma si parla anche di "Lega per Salvini", di cui sarebbe già stato depositato il nome e il simbolo.
Nulla è però ancora scritto il partito ci sta ancora lavorando. I punti focali del nuovo movimento dovrebbero dunque essere quelli che Salvini ha portato al centro della discussione pubblica negli ultimi anni di campagne elettorali e dichiarazioni pubbliche. Parole d’ordine? "Sovranismo”, "populismo”, "prima gli italiani" e “sicurezza".
Nel nuovo movimento dovrebbero confluire due realtà. Non solo la Lega Nord, ma anche Salvini premier, simbolo mai decollato veramente e su cui il ministro dell’Interno aveva fatto affidamento per sfondare al Sud. Secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti di via Bellerio, la Lega sta cercando di capire come fare per portare quel che resta dei due movimenti nel nuovo contenitore. Il processo, che Salvini ha iniziato anni fa, ha trovato nell’inchiesta di Genova sui fondi elettorali uno stimolo di accelerazione. La decisione, insomma, sarebbe anche politica e non solo “giudiziaria”.
Altra questione riguarderebbe gli statuti.
I tecnici e i big del partito stanno lavorando per mettere insieme la vocazione “autonomista” della Lega Nord di Bossi con quella “sovranista” del partito di Salvini. Ultimo nodo, quello delle alleanze. Un deputato della Lega citato dal Corriere oggi faceva intendere il desiderio di Salvini di puntare a diventare presidente del Consiglio guidando una formazione di centrodestra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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