Lega e M5s ancora divisi sui nuovi direttori Rai

Domani il Cda: Maggioni e Orfeo senza un posto Sciarelli verso il Tg3. Da sciogliere il nodo Tg1

Lega e M5s ancora divisi sui nuovi direttori Rai

Domani il consiglio di amministrazione della Rai ha sul tavolo il rinnovo dei direttori di tg e di reti e l'amministratore delegato Fabrizio Salini, con il presidente Marcello Foa, hanno in mano una rosa di nomi. Oggi dovrebbero arrivare i curricula dei candidati, ma Lega e M5s da giorni non riescono a sciogliere il nodo centrale del Tg1 e il ritardo si fa insostenibile.

La conduttrice di Chi l'ha visto? Federica Sciarelli, gradita ai grillini, sembra non voglia lasciare la sua storica trasmissione, semmai sarebbe tentata dall'incarico per il Tg3, dove invece dovrebbe essere confermato Luca Mazzà. L'alternativa del M5s, l'ex corrispondente da Bruxelles Giuseppina Paterniti, non avrebbe superato l'esame. E il vicedirettore del Tg1, Gennaro Sangiuliano, legato alla Lega, non avendo il via libera dei grillini , dovrebbe andare a dirigere il Tg2. Salvini, a sua volta, avrebbe messo il veto su Giuseppe Carboni, vicino ai pentastellati, che potrebbe andare alla radio.

Nello schema basato sull'alternanza del governo gialloverde l'unico punto fermo sembrava quello di una scelta nel vivaio Rai, eppure alcune voci parlano della possibilità che Salini giochi la carta di un esterno, il direttore di Fanpage.it, Francesco Piccinini, che sarebbe sostenuto da parte dei 5S (contratto a termine, per 3 anni, con tetto allo stipendio di 240mila euro l'anno). Altre voci, però, lo danno in corsa per RaiNews24. Di riserva ci sarebbero personaggi senza un posto come Monica Maggioni e Mario Orfeo, mentre Andrea Montanari potrebbe dirigere Rai Quirinale e Antonio Di Bella sarebbe in trattativa con Mediaset, per il posto del pensionando Clemente Mimun.

Michele Anzaldi, segretario Pd della commissione di Vigilanza Rai, solleva un nuovo problema, con una diffida formale in cui accusa l'azienda di essere «inadempiente». Prima delle nomine nelle nove testate dovrebbe approvare piano industriale, piano editoriale relativo all'offerta e conseguenti piani di riorganizzazione. Altrimenti, ci sarebbe un «rischio evidente di danno erariale», per il fatto che si potrebbero scegliere dirigenti poi soppressi dai piani.

«Se l'accertamento avviato dovesse avere un esito positivo - precisa Anzaldi - anche la nomina dell'attuale presidente sarebbe nulla e conseguentemente tutte le deliberazioni assunte dal Cda sotto la sua presidenza». Il dem chiede anche a Salini di smentire l'indiscrezione sulla possibile nomina di direttore o vicedirettore dell'autore tv di Elisa Isoardi, l'autore della Prova del Cuoco Casimiro Lieto.

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