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Dopo l'Emilia il Pd va subito all'assalto: "Ius soli legge giusta"

Stefano Bonaccini alza subito il tiro: "Ius soli provvedimento giusto". E il Pd fa pressione sul Movimento 5 Stelle

Dopo l'Emilia il Pd va subito all'assalto: "Ius soli legge giusta"

Nemmeno il tempo di smaltire la sbornia post elettorale, che il Pd ringalluzzito già si prepara all'assalto sul tema immigrazione. E lo fa per bocca del suo esponente oggi simbolo della tenuta rossa in terra emiliana, Stefano Bonaccini. ''Sullo Ius soli, penso sia un provvedimento che sarebbe giusto per un Paese civile'', dice il neo (di nuovo) presidente dell'Emilia-Romagna nel corso della conferenza stampa a Casalecchio, nel bolognese.

Potrebbe sembrare una battuta così, tutto sommato in linea con la posizione sullo ius soli del Partito Democratico. Ma dopo la debacle grillina e la tenuta piddina in Emilia, qualcosa a livello politico nell'esecutivo dovrà pur cambiare. Andrea Orlando, vicepresidente al Nazareno, l'ha detto chiaramente: "È giusto che oggi si usi questo risultato per modificare l'asse politico del governo su molte questioni". Tradotto potrebbe significare un rimpasto del Conte II, che a quel punto diventerebbe Conte III nella stessa legislatura (inedito degli ultimi anni della Repubblica). Ma potrebbe anche voler dire un cambio di passo su alcune questioni centrali. Ci sono certo il reddito di cittadinanza, quota 100 e pure la prescrizione. Ma il principale punto potrebbe essere proprio l'immigrazione. Da quando si è insediato il governo giallorosso, il Pd cerca di far passare la modifica dei decreti sicurezza e l'approvazione dello ius soli. Politiche sempre bloccate dal M5S, che i primi li ha votati con Salvini al Viminale; e sulla cittadinanza agli immigrati, dopo averla proposta nel 2013, negli ultimi anni si era mostrato un po' freddo. Basti pensare che lo scorso novembre (non tanto tempo fa), quando Zingaretti ripropose lo ius soli, Di Maio si disse addirittura "sconcertato". “Col maltempo che flagella l’Italia, il futuro di 11 mila lavoratori a Taranto in discussione, qui si parla di ius soli”, commentò l'ex capo politico dei grillini. Ora le cose però sono cambiate: Giggino si è dimesso e l'ala più a sinistra del Movimento appare più forte. Inoltre il crollo alle elezioni regionali è sotto gli occhi di tutti. E qualche concessione ai dem andrà pure fatta.

Piccola postilla: fa sorridere che il governatore dell'Emilia il giorno dopo il voto sconfessi quanto detto poco prima delle elezioni. A novembre, infatti, quando il suo segretario Zingaretti a Bologna propose l'approvazione dello Ius soli, disse che sarebbe stato meglio "mettere al centro altre questioni".

"Le due priorità in questo momento sono: un grande piano di prevenzione contro il dissesto idrogeologico e cambiare la plastic tax", dichiarò il piddino. Ha già cambiato idea?

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