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Lerner l'Infedele ora cerca l'islam "buono"

L'obiettivo: esplorare da ebreo il mondo musulmano. Con qualche inquietudine

Lerner l'Infedele ora cerca l'islam "buono"

Roma - Burka e Niqab. La preghiera del mattino, il velo e la sessualità, la fede e il terrorismo. Un viaggio dalla Nigeria all'Ungheria per raccontare come i musulmani stanno cambiando il volto dell'Europa e del nostro Paese. Gad Lerner torna in Rai con sei reportage dal titolo Islam, Italia in onda su Raitre la domenica alle 22.50.

Il ritorno del giornalista nell'azienda pubblica è già di per sé un evento a 25 anni dal suo esordio nel talk show con il successo di Profondo Nord e Milano, Italia e 16 anni dopo le sue dimissioni da direttore del Tg1. Allora la messa in onda, per errore, di un video che mostrava in chiaro immagini di abusi pedofili durante il tg delle 20 suscitò polemiche feroci e Lerner se ne assunse la responsabilità, dimettendosi. Un gesto, va riconosciuto, molto raro ai piani alti.

É lo stesso Lerner a raccontare che ancor prima di vedere il programma in molti hanno espresso perplessità sul punto di vista che un uomo di fede ebraica darà del mondo islamico. «Non ho intenti pedagogici, non c'è un giudizio da offrire allo spettatore - dice Lerner - Certo: come non rimanere colpiti da una fede così intensa che si esprime in una forma di sottomissione e di prosternazione».

Lo sguardo del racconto, spiega il giornalista, è molto al femminile perché nonostante il volto sia il suo dietro le quinte è al lavoro un gruppo di donne: Laura Gnocchi, Francesca Filiasi, Liviana Traversi, Valentina Rosti.

Si parte subito premendo l'acceleratore nella prima puntata da un fatto di cronaca che risale al 15 settembre scorso quando durante un picchetto di operai davanti ad una fabbrica di Piacenza rimase ucciso un egiziano di 53 anni, che stava manifestando, investito da un camion che usciva dall'azienda. «In quell'occasione i suoi compagni e colleghi si fermarono e le bandiere rosse e gli striscioni fino ad un momento prima sventolati in segno di protesta vennero stesi per terra e usati come tappeto per le preghiere - racconta Lerner - Ho assistito per la prima volta a quella che è una evidente islamizzazione della lotta di classe. Ripeto nessun giudizio ma certo ci sono realtà alle quali non posso non guardare con una certa inquietudine».

Il viaggio, non ancora concluso perché Lerner sta per tornare in Nigeria, si snoda lungo le sei puntate concentrandosi su alcune tematiche. Nella prima Fede e Denaro, poi le Donne e la Famiglia mentre nella terza puntata Lerner andrà in Nigeria. Una quarta puntata affronterà la crisi migratoria. Nella quinta il giornalista racconterà la realtà dei jihadisti nei carceri italiani. Infine i musulmani graditi ovvero i ricchissimi arabi che vengono nel nostro paese e magari spendono milioni di euro per sposarsi in una città d'arte.

Nessun rimpianto infine per il talk show, assicura Lerner, «era tempo di cambiare».

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