Roma - Aumentano i reati e con essi la sensazione di insicurezza degli italiani, che sempre di più scelgono di farsi proteggere da società di sicurezza privata, come la Sicuritalia, azienda leader nel settore della security. Lorenzo Manca è il proprietario e amministratore delegato dell'azienda, un vero esperto.
È vero che gli italiani si sentono sempre meno sicuri in casa propria?
«L'insicurezza è divenuta un elemento comune e quasi quotidiano della nostra società, non c'è dubbio che gli italiani si sentano più insicuri. Parliamo di insicurezza globale, dove la crisi economica e soprattutto la crescente criminalità rappresentano le preoccupazioni maggiori. In Italia, nell'ultimo anno sono stati commessi 689 furti in abitazione al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti. Questa tipologia di reato ha registrato un aumento record. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7 per cento. Solo nell'ultimo anno l'incremento è stato del 5,9 per cento».
Come può la sicurezza privata sopperire alla mancanza di sicurezza pubblica?
«L'ordine pubblico non è in grado di sopperire da solo alle esigenze di sicurezza dei cittadini, che devono essere coperte dal privato. In questo ruolo “sociale” la collaborazione con le forze dell'ordine è fondamentale. Basti pensare che in una città come Torino di notte girano 130 pattuglie dei nostri vigilantes. Quante di quelle della polizia sarebbero in grado di intervenire tempestivamente per un furto in un appartamento? Non hanno i mezzi per farlo».
I cittadini sono disposti a spendere di più per sentirsi più sicuri?
«Sì, in media lo spending annuo è aumentato. In realtà, grazie a passi evolutivi in termini di tecnologia disponibile unita ad un sevizio professionale, riusciamo ad offrire la massima qualità e protezione sia alla famiglia che al business».
Cosa fa sentire più sicuri gli italiani?
«La tecnologia e i servizi di vigilanza hanno il compito primario di garantire la protezione, che può essere raggiunta solo attraverso una convergenza tra tecnologia e fattore umano».
Per la sicurezza le persone sono disposte anche a rinunciare a un po' della propria privacy?
«Sì, e lo dimostra uno degli impianti di protezione più richiesto, il quale prevede dei sensori in grado in caso di scasso di attivare una telecamera che riprende in tempo reale l'intrusione e invia le immagini alla centrale operativa». Quali sono le città dove i cittadini si sentono meno al sicuro?
«Le città dove la sensazione di insicurezza è più diffusa sono quelle del nord,
in particolare la percezione segue l'andamento geografico dei furti. La zona d'Italia più colpita è il nord-ovest, dove nell'ultimo anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151 per cento nel decennio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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