L'Europa alla prova del sovranista di destra. In Polonia e in Portogallo può essere decisivo

Varsavia: sfida Trzaskowski-Nawrocki, ma Mentzen è al 12%. Lisbona: Montenegro avanti, Chega di Ventura terzo partito

L'Europa alla prova del sovranista di destra. In Polonia e in Portogallo può essere decisivo
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La giornata di oggi, il 18 maggio 2025, potrebbe spingere ancora più a destra (e ad allontanare ancora da Bruxelles) l'Europa inquieta e in cerca d'autore. In tre nazioni di media importanza politica si vota e le forze antisistema sono ovunque date in crescita. Della Romania, sesto Paese dell'Ue per numero di abitanti, in cui sembra molto difficile che la vittoria al secondo turno delle presidenziali sfugga al populista e antieuropeista George Simion, che ha preso il posto dello «squalificato» Calin Georgescu, leggete sopra. Ma oggi si vota anche in Polonia, e in Portogallo, rispettivamente quinto e undicesimo Paese dell'Ue, dove il quadro è diverso ma ha tratti in comune con Bucarest. In tutti e tre i Paesi i temi forti sono legati all'immigrazione e ai rapporto con Bruxelles, oltre che alla collocazione gepolitica.

Partiamo dalla Polonia, dove oggi, dalle 7 alle 21, quasi 29 milioni di elettori sono chiamati a eleggere il nuovo presidente della Repubblica per sostituire Andrzej Duda, conservatore, giunto alla fine del secondo mandato quinquennale che scadrà in agosto e impossibilitato al tris. In base ai sondaggi sembra proprio che il ballottaggio del prossimo 1° giugno riguarderà Rafal Trzaskowski, 53 anni, sindaco di Varsavia e figura di spicco della Piattaforma civica, il partito centrista guidato dall'attuale premier Donald Tusk, e Karol Nawrocki, 42 anni, conservatore sostenuto dal partito Diritto e Giustizia che sta virando sempre più a destra. I due sono accreditati rispettivamente del 32 e del 26 per cento dei voti, molto lontani dal 50+1 che garantisce la vittoria al primo turno, ma molto sopra gli altri candidati, che non sembrano poterli impensierire: il terzo è Sawomir Mentzen, 38 anni, candidato del partito di estrema destra Nuova Speranza, accreditato del 12 per cento, un bottino che potrebbe risultare decisivo per Nawrocki, molto più nazionalista, «trumpiano» ed euroscettico di Trzaskowski. In Polonia, democrazia parlamentare, la presidenza ha comunque una certa influenza nell'indirizzare la politica nazionale.

In Portogallo sono oltre 10,8 milioni gli elettori che oggi, dalle 8 alle 19, eleggeranno i 230 deputati dell'Assemblea della Repubblica. Le elezioni legislative dopo la caduta del fragile governo guidato Luís Montenegro su una mozione di sfiducia. Lo stesso Montenegro, a capo della coalizione del centrodestra Alleanza Democratica (Ad) dei partiti Psd e Cds, è dato nettamente in testa con circa il 34 per cento delle intenzioni di voto, con un buon vantaggio sul Partito Socialista, guidato da Pedro Nuno Santos, che avrebbe circa il 27 per cento dei voti.

In un quadro politico estremamente frammentato, nella formazione di un governo che sarà comunque un affare complesso potrebbero essere decisivi i seggi che saranno conquistati da Chega, la formazione populista di estrema destra guidata da André Ventura, accreditato del 15,2 per cento delle intenzioni.

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