Cronache

L'ex assessore Massari arrestato per violenza: "Un agguato sessuale"

Il racconto choc della vittima: "Mi ha portata in garage, poi me lo sono trovato addosso"

L'ex assessore Massari arrestato per violenza: "Un agguato sessuale"

«Eravamo nel box del suo appartamento quando ha abbassato la saracinesca e me lo sono ritrovato addosso. All'improvviso mi ha abbracciata, ha iniziato a toccarmi il seno, le cosce, mi ha alzato la gonna, ha cominciato ad aprirmi la camicetta e intanto mi baciava con insistenza sulla bocca e sul collo. Ho cercato subito di opporre resistenza, ho serrato le labbra, mi sono divincolata, ma lui era molto insistente, non mi lasciava andare, con una mano mi teneva alternativamente la nuca o le braccia con forza, con l'altra frugava ovunque...Quando ho provato ad allontanarlo mettendogli entrambe le mani sul petto, ho percepito la sua forza e la sua violenza, ho capito che non mi avrebbe mai lasciata andare e me la sono vista brutta, ho cominciato ad avere davvero paura. Così ho pensato: Per un attimo fingo di starci, ma appena si lascia andare fuggo. Ho fatto così. D'un tratto mi sono messa a correre, ho raggiunto la strada in lacrime, con il fiato corto e una sensazione di terrore, ancora non so come ci sono riuscita...La gente mi guardava, qualcuno mi ha avvicinata, una donna ha cercato di coprirmi perché ero mezza nuda, hanno chiamato i soccorsi...».

Sono le 22.45 di sabato in via Nino Bixio, strada stretta e attraversata dalle rotaie dei tram in zona Porta Venezia. Proprio su quel pavè martoriato una donna in piedi, lo sguardo perso nel vuoto, piange. Non è una ragazzina, ha 56 anni e dice di essere rimasta vittima di una violenza sessuale. Sul posto ci sono già le «Volanti» della polizia, tre pattuglie. I poliziotti cercano di parlare con la poveretta in lacrime e intanto chiamano un'ambulanza che poco dopo la porterà alla clinica ginecologica Mangiagalli per seguire il protocollo che in casi come questi prevede una visita ginecologica e gli accertamenti di rito al Servizio violenze sessuali (Svs) del Policlinico. Intanto in via Bixio altri poliziotti entrano a casa del presunto stupratore. Lui è Paolo Massari, 54 anni, giornalista ed ex assessore all'Ambiente della giunta Moratti (a firmare le dimissioni dall'incarico fu l'attuale primo cittadino Giuseppe Sala, allora direttore generale di Palazzo Marino). Una giunta che fu costretto ad abbandonare nel 2010 dopo essere stato coinvolto in uno scandalo per presunte molestie sessuali durante una festa a una diplomatica norvegese e per le dichiarazioni di una dipendente comunale che all'epoca sostenne di essere stata perseguitata da Massari con avance e proposte indecenti. In entrambi i casi però non ci furono denunce e Massari si difese sempre con forza. All'epoca l'ex assessore fece una conferenza stampa insieme al padre e alla moglie che all'epoca gli erano stati accanto, avvalorando la sua buona fede.

Sabato sera, in via Bixio, Massari si difende con i poliziotti. Spiega che non si è trattato di uno stupro, ma di un rapporto sessuale consenziente. Quindi racconta che la 56enne è una sua ex compagna di scuola, una imprenditrice che gli ha chiesto un consiglio professionale e che, dopo aver bevuto un aperitivo con lui, prima di andare insieme a cena, l'ha invitata a casa sua per farle parcheggiare lo scooter nel box e quindi raggiungere il ristorante. Lì, nel garage dell'abitazione del giornalista in via Bixio, secondo Massari, avrebbero avuto quindi un tete a tete intimo del tutto spontaneo e voluto da entrambi.

Il giornalista parla, racconta, insiste. Non convince. La donna invece, una volta alla clinica Mangiagalli, fornirà alla polizia un racconto dettagliato e drammatico dei fatti, sottolineando che una volta arrivati nel garage Paolo Massari avrebbe del tutto inaspettatamente abbassato la serranda per aggredirla e violentarla, arrivando addirittura a strapparle i vestiti.

Sono le 3 quando l'ex assessore e giornalista varca la soglia di San Vittore. È accusato di violenza sessuale.

Stavolta la conferenza stampa «di famiglia» probabilmente non gli basterà.

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