L'ex fidanzato incastra la Sarti: "Sapeva dei bonifici"

L'offensiva di Bogdan contro la deputata che l'aveva accusato di aver sottratto i rimborsi a M5s

L'ex fidanzato incastra la Sarti: "Sapeva dei bonifici"

La serie tv Giulia Sarti contro Andrea Bogdan Tibusche è giunta alla quarta puntata e la guerra tra i due ex fidanzatini si fa sempre più avvincente. Ieri il gip di Rimini ha depositato il provvedimento di archiviazione per la denuncia di appropriazione indebita presentata dalla deputata romagnola nei confronti del suo ex compagno rumeno, dopo il coinvolgimento della deputata M5s nel caso «Rimborsopoli». Adesso l'informatico salernitano, in arte Andrea De Girolamo, vuole andare fino in fondo, e si toglie parecchi sassolini dalle scarpe. «Ho la prova che alcuni bonifici a mio carico, oggetto di accusa di appropriazione indebita, sono stati eseguiti da lei. Di sicuro non finisce con un'archiviazione. Anche perché basta una sola mail per dimostrare il marcio e la malafede», minaccia Bogdan Tibusche mostrando lo screenshot di una mail inviatagli dalla Sarti il 7 giugno 2017 alle 13.25.

L'oggetto è «ricevuta affitto». All'interno, un file pdf nominato «Ricevuta bonifico Andrea», copia di un bonifico di 1.400 euro effettuato dalla Sarti lo stesso giorno a Gianfranco I., proprietario della casa di Salerno in cui Bogdan Tibusche vive. Secondo l'ex compagno della deputata si tratta della «prova» che «non solo lei sapeva benissimo dei soldi per l'affitto, ma che addirittura me lo pagava lei e mi mandava le ricevute». Su dove siano finiti gli altri soldi Bogdan Tibusche sa tutto. Dei 17.800 euro «imputati a me», 5mila euro sarebbero stati accantonati per pagare «il tfr della collaboratrice di Giulia: dovevo metterlo da parte prima della campagna elettorale, dato che lei non aveva la certezza di essere rieletta e quei soldi li doveva»; 600 euro sarebbero stati spesi «per un sistema microfonico wireless per fare i suoi video politici sui social» e altri mille «per due telefoni Samsung S6». Poi 4mila euro per il famoso «sistema di telecamere di videosorveglianza» a casa della parlamentare, sul quale Bogdan Tibusche non aggiunge altro.

E anche ieri la Sarti dà in pasto a Facebook il suo amaro sfogo giurando di «non aver intascato un centesimo» ma, anzi, di aver restituito «più di 170mila euro» al M5s. «Se il Movimento, dopo aver letto tutte le memorie e i riscontri con le evidenze bancarie, riterrà di dovermi espellere senza motivo, tutti saranno informati.

Fino a quel momento io non abbandono il Movimento in cui credo e per cui ho dato tutta la mia vita in questi 12 anni». E invece che con il suo ex che spiffera tutto a tutti, se la prende coi soliti giornalisti cattivi: «Non inventatevi più bugie». Mah...

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