L'ex ministro Livia Turco: "Bisogna promuovere l'accoglienza diffusa"

Livia Turco parla di immigrazione e boccia i grandi centri per i rifugiati, caldeggiando una soluzione diversa per l'Italia

L'ex ministro Livia Turco: "Bisogna promuovere l'accoglienza diffusa"

Accoglienza diffusa. È la ricetta di Livia Turco per affrontare e gestire al meglio (?) il fenomeno dell'immigrazione in Italia.

L'ex Pd, che fu ministro della Solidarietà Sociale e poi della Salute nei governi di Romano Prodi, sciorina la sua ricetta in diretta tv, ospite su La7 di Myrta Merlino, a L’aria che tira.

In studio si discute delle politiche migratorie e, quando è il suo turno, l'ex ministro difende a spada tratta il modello di accoglienza degli immigrati promosso dal centrosinistra, tornando a promuovere con forza "l'accoglienza diffusa al posto dei grandi centri e gli alberghi – come ha fatto il centrodestra – che sono costosi e creano paura".

Poi, aggiunge anche: "Bisogna fare accoglienza diffusa, ovvero inserire in tanti piccoli centri disseminati in Italia piccoli gruppi di immigrati, così da farli integrare.

Ciò significa collocare i richiedenti asilo che hanno diritto a essere temporaneamente accolti – poi si vedrà se effettivamente hanno anche il diritto di rimanere – anziché tenerli tutti accalcati. Meglio diffonderli sul territorio a seconda del numero di abitanti. Questa è una bella politica: ci sono già bellissimi progetti del genere in Irpinia e Piemonte".

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