Il via libera dell'Ue: la patente a 17 anni (ma due di prova)

Il voto del Consiglio, tre anni per recepire la norma. La stretta sull'esame di guida

Il via libera dell'Ue: la patente a 17 anni (ma due di prova)
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Al volante a diciassette anni, ma anche un esame di guida più selettivo e un biennio di prova. La rivoluzione della guida in Europa sta per cominciare. Bruxelles ha infatti dato l'ok alla revisione delle norme dell'Ue sulle patenti. E sono tante le novità in arrivo, anche in Italia. A spiccare è proprio la direttiva che, nel giro di tre anni, consentirà anche ai ragazzi di diciassette anni di guidare, se accompagnati da un maggiorenne.

In compenso l'esame di guida dovrà includere domande sui rischi legati agli angoli ciechi, sui sistemi di assistenza alla guida, sull'apertura sicura delle porte e sui rischi di distrazione dovuti all'uso del cellulare. Inoltre, su richiesta dei deputati, i nuovi obblighi di formazione e verifica porranno maggiore enfasi sulla consapevolezza dei rischi per pedoni, bambini, ciclisti e persone vulnerabili. Per la prima volta in assoluto le norme dell'Ue stabiliscono poi un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti: se saranno trovati a guidare in stato di ebbrezza, senza cintura di sicurezza o senza l'utilizzo di dispositivi di sicurezza, saranno infatti soggetti a sanzioni più severe.

L'obiettivo è quello di aumentare la sicurezza stradale e di ridurre le vittime della strada. Sulla base di questi pilastri, prima di ottenere la prima patente o al momento di chiedere un rinnovo il conducente dovrà sottoporsi a una visita medica che includa esami della vista e delle condizioni cardiovascolari. I Paesi dell'Ue potranno scegliere di sostituire la visita medica per i conducenti di auto o moto con moduli di autovalutazione o altri sistemi previsti a livello nazionale. Nasce poi il coordinamento tra Stati per contrastare il fenomeno della guida spericolata all'estero: le decisioni di ritiro, sospensione o limitazione della patente di guida saranno trasferite al Paese dell'Ue che l'ha rilasciata, in modo da garantire l'applicazione transfrontaliera delle sanzioni. Le autorità nazionali dovranno dunque informarsi reciprocamente, senza ritardi, sulle decisioni di ritiro della patente dovute alle infrazioni più gravi, tra cui guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, coinvolgimento in un incidente mortale o eccesso di velocità (ad esempio se la velocità rilevata è di 50 chilometri orari più alta rispetto al limite).

Tra le altre novità figura poi la validità della patente per moto e auto di 15 anni, fatta salva la possibilità per gli Stati membri di ridurre questo periodo a 10 anni in caso valga anche come documento d'identità (quella per autocarri e autobus avrà invece una validità di cinque anni). I Paesi possono comunque decidere di ridurre il periodo di validità per i conducenti di almeno 65 anni.

L'Europa prova infine ad ovviare alla carenza di conducenti professionisti, consentendo anche ai diciottenni di ottenere la patente per guidare un autocarro e ai ventunenni quella per guidare un autobus, ma solo se in

possesso di un certificato di abilitazione professionale. Le novità entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell'Unione Europea. È già cominciato il conto alla rovescia.

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