Via libera al dl Sostegni bis. Nuovi ristori per 15 miliardi

Stop licenziamenti fino ad agosto se a giugno si chiede la cassa Covid. Alle attività chiuse altri 100 milioni

Via libera al dl Sostegni bis. Nuovi ristori per 15 miliardi

«Il decreto di oggi è di circa 40 miliardi di cui 17 di sostegni alle imprese, 9 di nuovo alle imprese come aiuti sul credito e sulla liquidità, 4 ai lavoratori e per le fasce in difficoltà». Il premier Mario Draghi ha presentato così in conferenza stampa il dl Sostegni bis (o decreto Imprese) sottolineando l'importanza dello sforzo finanziario effettuato in deficit, ma non lesinando un po' di ottimismo. «Ci aspettiamo nell'economia un rimbalzo anche in questo trimestre» e le «stime saranno riviste al rialzo», ha dichiarato a proposito di una possibile revisione in positivo delle aspettative di crescita del Pil. Il presidente del Consiglio ritiene invece improbabile un rimbalzo dell'inflazione. «La convinzione degli economisti è che gli incrementi saranno temporanei, perché vediamo ancora tanta disoccupazione, la domanda ancora bassa e i salari non hanno dinamica che lasci pensare a provvedimenti correttivi di natura monetaria», ha chiosato.

Nel concreto, la maggior parte della dotazione (15,4 miliardi di euro) viene destinata ai nuovi ristori. Confermata l'impostazione emersa in fase di stesura: gli indennizzi a imprese e partite Iva procederanno su tre binari: ristori in automatico a chi ha perso più del 30% del fatturato medio mensile nel 2020 (ancora 8 miliardi), ristori a chi ha perso più del 30% medio mensile su base annua nel periodo 1 aprile 2020-31 marzo 2021 (3,4 miliardi) e infine 4 miliardi per il conguaglio di fine anno che sarà erogato come differenza tra il risultato 2020 e quello 2019 al netto degli aiuti già ricevuti. «Ci sono ora 370mila nuove partite Iva nuove che vengono incluse», ha rimarcato Draghi.

Prorogato di due mesi, dal 30 aprile al 30 giugno 2021, lo stop alle cartelle esattoriali. Sarà inoltre estesa fino al 31 luglio la riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi pandemica attualmente prevista da aprile a giugno (stanziamento di 150 milioni). I versamenti contributivi per autonomi e professionisti ripartiranno il 20 agosto. Arrivano poi 600 milioni per la riduzione della Tari. Il Fondo sarà ripartito tra i Comuni che concederanno riduzioni della tassa. Le risorse per il turismo salgono a 3,34 miliardi che si aggiungono agli 1,7 miliardi del primo decreto Sostegni. Arrivano altri 150 milioni per agenzie di viaggio, tour operator, imprese turistico recettive, guide ed accompagnatori turistici, bus turistici. Creato un Fondo al ministero del Turismo per la valorizzazione dei centri storici delle città d'arte. Confermato anche l'ampliamento del bonus vacanze che potrà essere utilizzato anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator.

Arriva un fondo da 100 milioni per le aziende rimaste chiuse per almeno 4 mesi tra il primo gennaio 2021 e maggio. Nel 2021 saranno poi destinati 120 milioni di euro per sostenere le imprese colpite dal Covid, in particolare i ristoranti e i negozi dei centri storici, e le imprese del settore wedding e degli eventi privati. Parte dello stanziamento (20 milioni) andrà a parchi tematici, acquari e zoo. Prorogato, infine, per un anno il credito d'imposta al 30% per le rimanenze in magazzino delle imprese dei settori tessile, moda e calzature.

Per quanto riguarda il settore lavoro, fino al 31 ottobre 2021 sarà in vigore il contratto di rioccupazione. Si tratta di uno sgravio contributivo al 100% per sei mesi indirizzato al reinserimento dei disoccupati durante i vari lockdown. La novità più interessante tra i provvedimenti disegnati dal ministro Andrea Orlando, tuttavia, è rappresentata dalla proroga del blocco dei licenziamenti al 28 agosto per le aziende che chiederanno la cassa Covid entro fine giugno. Dal primo luglio, inoltre, le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali e non potranno licenziare mentre utilizzano la cassa integrazione. È previsto inoltre uno sgravio contributivo al 100% per i dipendenti dei settori commercio e turismo che vengono riportati al lavoro durante la cassa Covid. Allo stesso modo, viene incentivata l'adozione dei contratti di solidarietà per le aziende con calo del fatturato di almeno il 50%: garantendo il 70% dello stipendio si potrà ridurre del 90% l'orario complessivo (riduzione media massima dell'80%). Abbassata a 100 dipendenti la soglia per stipulare contratti di espansione con riduzione dell'orario e scivoli pensionistici per favorire l'inserimento di giovani. Confermato lo stop al décalage della Naspi (la riduzione del 3% mensile) fino al 31 dicembre. Prorogato fino a settembre, il reddito di emergenza per una spesa di 884,4 milioni di euro. Per i mutui degli under 36 con Isee sotto i 30mila euro garanzia statale fino all'80% della quota capitale (costo 290 milioni).

Per tutti i giovani niente imposta di registro e imposte ipotecaria e catastale, ma niente riduzione del 50% degli oneri notarili, prevista nelle precedenti bozze. «Se la situazione pandemica continua a migliorare mi auguro non ci sia più bisogno di altri interventi di questo tipo. Il miglior sostegno è la riapertura», ha concluso Draghi.

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