Licenziato, si toglie la vita: mistero sul ministro russo. È il settimo morto del 2025

Starovoyt è stato governatore del Kursk. Un altro funzionario morto ieri. Domani Zelensky al Quirinale

Licenziato, si toglie la vita: mistero sul ministro russo. È il settimo morto del 2025
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C'è chi cade da un balcone. Chi viene trovato misteriosamente cadavere. Chi accusa un malore improvviso. Chi viene avvelenato e, ancora chi viene fatto saltare in aria. Quel che è certo è che non è una buona epoca per essere un funzionario governativo in Russia. Solo ieri, dalle parti di Mosca, due morti sospette. Il ministro dei Trasporti Roman Starovoyt, 53 anni, nello stesso giorno in cui è stato rimosso dall'incarico da Vladimir Putin, è stato trovato morto, ufficialmente suicida, all'interno della propria auto. Un secondo e meno noto funzionario, Andrej Korneichuk, che era vicedirettore del dipartimento patrimonio di Rosavtodor, è morto a 42 anni per un malore improvviso nella sede del Ministero dei Trasporti a Mosca. Ma sicuramente è un caso. Anche perché la versione di Mosca, come quella di qualsiasi Stato autoritario, non ammette dubbi o contestazioni, anche quando sfora ampiamente l'assurdo. Il Comitato Investigativo (ma guarda un po') non ha al momento aperto procedimenti penali sui decessi: sarebbero già 7 le morti sospette dall'inizio dell'anno.

Quella che fa più rumore è quella di Starovoyt. Ex governatore della regione di Kursk, la regione al confine invasa dagli Ucraini l'anno scorso, si sarebbe sparato in una località a ovest di Mosca, tra l'altro proprio con la pistola ricevuta in dono dai vertici del Ministero dell'Interno nel 2023. Ma il fatto che la notizia della sua morte sia arrivata poco dopo l'annuncio del suo licenziamento è quantomeno sospetta. Il funzionario era sotto indagine per corruzione legata alla costruzione di fortificazioni difensive nella regione che ha governato fino al maggio 2024 e il suo successore come capo della regione di Kursk Aleksej Smirnov, insieme al vice, è stato arrestato con l'accusa di aver sottratto almeno 1 miliardo di rubli (circa 12 milioni di dollari) di fondi pubblici proprio per lo stesso motivo. Durante il suo mandato alla guida del ministero dei Trasporti, Starovoyt ha varato misure per regolamentare l'uso dei dispositivi di mobilità personale e ha allentato alcune restrizioni per i camion della spazzatura e per i vettori di cabotaggio stranieri. Provvedimenti che, secondo parte della stampa russa vicino a Putin, avrebbero prodotto effetti non esattamente graditi, tanto che la sua rimozione sarebbe stata in agenda già da mesi e avrebbe avuto una svolta dopo l'ultimo weekend di caos nel trasporto aereo russo, con centinaia di voli cancellati per la minaccia di attacchi di droni ucraini. Korneichuk invece, da quanto filtra dall'apparato russo, si sarebbe improvvisamente accasciato durante una riunione, e la sua morte attribuita a un arresto cardiaco. Che dalle parti del Cremlino è un po' come il nero per la moda: va bene su tutto.

Intanto, il presidente ucraino Zelensky continua nei suoi contatti per cercare aiuti e provare ad aumentare le difese di Kiev. Se Trump ha confermata che sta "aiutando molto l'Ucraina" perché deluso da Putin, ieri Zelensky ha avuto un colloquio con il premier britannico Starmer.

Domani invece sarà ricevuto al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella, il giorno prima della prevista Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina in programma a Roma. Occasione, anche per incontrare i leader occidentali, tra cui l'inviato Usa Kellogg con la Capitale che ritorna essere centrale in un conflitto che sembra non avere fine.

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