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L'ideologo Becchi lascia M5s: "Sogno finito in ologramma"

Paolo Becchi ha annunciato l'addio al partito creato da Beppe Grillo. Ora denuncia: "l'M5s stampella al governo Renzi"

L'ideologo Becchi lascia M5s: "Sogno finito in ologramma"

"Il M5s si sta trasformando in un partito ibrido e ha stretto con il Pd un nuovo patto dopo quello del Nazareno facendo da stampella al Governo Renzi", così Paolo Becchi, in passato definito l'ideologo del Movimento 5 stelle, ha annunciato il suo addio al partito in un'intervista sul quotidiano online Formiche.net.

Il partito creato dal comico genovese lo ha deluso e così "il 31 dicembre ho cancellato la mia iscrizione al Movimento al quale avevo aderito con grande convinzione e entusiamo; l'ho fatto perchè non corrisponde più a quella speranza dell'inizio". Divorzio ufficiale tra l'ideologo e Grillo: "Non sono nella testa di Beppe, e non so se questo suo progressivo farsi da parte sia sintomatico di un pò di delusione anche da parte sua, ma è sempre più politicamente assente".

Becco contesta Grillo e prosegue: "Ha fatto un discorso di fine anno che era uno spot pubblicitario al suo spettacolo, un intervento teatrale nel quale dice che tutti siamo ologrammi ma, ahimè, è diventato un ologramma pure lui. Forse - chiosa - era inevitabile che il Movimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito".

Nell'intervista, parlando del dibattito sulle unioni civili, l'ex 5 stelle pronostica che "sulla votazione del ddl Cirinnà ci sarà l'accordo tra Renzi e l'M5S, il quale finisce così a fare nuovamente da stampella al governo, quando invece sarebbe andato incontro a grosse difficoltà". E aggiunge: ""Poi la legge sullo ius soli, anche qui sconfessando Grillo. E magari per finire anche l'eutanasia. Non rendendosi conto che in questo modo si fa soltanto il gioco di Renzi". Becco analizza che l'elezione dei giudici della Corte costituzionale non è nient'altro che il paradigma di come "il Patto del Nazareno tra Pd e Fi sia finito del tutto e ne sia nato un altro tra Pd e M5S, tenuto segretissimo tanto che chi ne parla viene ricoperto di insulti in rete, ma questa è la sostanza".

Becco torna poi su Grillo dicendo che "è stato sconfessato dal vicepresidente della Camera addirittura sul Financial Times, a cui Luigi Di Maio ha detto che loro non sono favorevoli all'uscita dell'Italia dalla Nato come invece ha sostenuto Grillo. Agli inizi del Movimento se qualcuno avesse detto una cosa del genere sarebbe stato radiato, ora l'intervista viene ripresa dal blog di Grillo". Poi denuncia: "Grillo aveva promesso agli italiani che entro il dicembre 2015 o al massimo nel gennaio 2016 ci sarebbe stato il referendum sull'euro.

Ora più nessuno ne parla ".

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