Politica

La Liguria annega sotto pioggia e fango Altre due vittime

A Leivi, moglie e marito muoiono nella casa travolta da una frana Chiavari sott'acqua: arriva l'esercito In Piemonte esondano anche i laghi

Ancora peggio di quanto ci si aspettasse. Ieri il maltempo ha preso a schiaffi la Penisola, ancora una volta e senza pietà. A piegare la testa davanti alla violenza di alluvioni, frane e nubifragi sono sempre le stesse regioni, quelle in cui non si fa in tempo a finire la conta dei danni che si ricomincia daccapo.

La Liguria ha pagato un prezzo altissimo anche ieri, in termini di vite umane. Una coppia di pensionati, Carlo Arminise e Franca Iaccino, sono morti sotto una colata di fango che lunedì notte ha travolto la loro casa in Val Fontanabuona, tra Leivi e Carasco. I vigili del fuoco li hanno trovati solo nel pomeriggio, dopo ore e ore di ricerche. I due cadaveri, erano uno accanto all'altro, travolti mentre tentavano la fuga.

Del resto la pioggia sul Levante ligure e in particolar modo sul Tigullio era iniziata a cadere dalle 22 di lunedì, quando un violento nubifragio si era abbattuto su Chiavari. Poco dopo il torrente Entella, lo Sturla, il Lavagna e il rio Rupinario sono esondati contemporaneamente a Carasco e Chiavari. Le frane, invece, si sono moltiplicate interessando tutto il territorio e interrompendo la ferrovia tra Zoagli e Chiavari. Qui una decina di persone è stata salvata dai sommozzatori dei vigili del fuoco, che con speciali gommoni da rafting hanno passato al setaccio le vie del centro, invase dell'acqua dei torrenti esondati. A fine giornata solo a Chiavari erano già centinaia gli scantinati e i locali allagati. Per problemi all'acquedotto gli abitanti sono rimasti senza acqua potabile e lo stesso disservizio si è presentato a Lavagna, Leivi e San Colombano. Poco dopo la mezzanotte, come se non bastasse, una frana si è abbattuta su una palazzina a Carasco, ma i vigili del fuoco, dopo due ore di angoscia, sono riusciti a trovare e salvare le due donne date per disperse. Tra le zone più colpite anche Cogorno, Mezzanega e Borzonasca, dove in molti sono stati costretti ad abbandonare le loro case.

Il temporale, poi, si è spostato verso Ponente, raggiungendo Genova, dove il torrente Nervi è esondato e garage e scantinati sono finiti sotto un metro d'acqua. In tarda mattinata una frana ha colpito una palazzina a Genova Prà e 23 famiglie sono state evacuate per precauzione. Frane anche nell'Imperinese, mentre a Portofino una porzione di strada provinciale, in località Niasca, è franata sulla scogliera sottostante. Il presidente della Liguria Claudio Burlando ha lanciato un appello al governo spiegando che servono subito 200 milioni solo per ridare una speranza alle persone colpite un mese fa a Genova e ora nel Tigullio.

Critica la situazione anche in Lombardia, soprattutto nel Comasco dove alcune abitazioni sono rimaste isolate per una frana. Disagi anche Bergamo, per un masso di 7 quintali piombato nella notte su una strada verso il versante dell'Iseo. Allagamenti, poi, nel Bresciano ed esondazioni in provincia di Mantova, Milano e a Pero, dove è straripato il fiume Olona. Il Lago Maggiore, invece, è esondato in alcuni punti nel Varesotto, (oggi le scuole resteranno chiuse) e in Piemonte, a Omegna e Verbania dove sono tracimate le acque del Lago d'Orta.

A Parma, invece, la Protezione civile che aveva annunciato la piena del Taro, ha dovuto spostare l'attenzione sul Po «sorvegliato speciale» nel tratto piemontese e in quello emiliano, soprattutto nel Ferrarese, Piacentino, Parmense e Reggiano. Neanche la Sardegna è stata risparmiata. In Ogliastra c'è stato un lungo black-out e in cinque ore sulla regione sono caduti migliaia di fulmini. A Nuoro uno ha colpito il teatro Eliseo, senza causare feriti. E non è finita. Gli esperti prevedono che il maltempo si estenderà al centro sud, portando temporali intensi su Lazio, Umbria, Campania, Abruzzo e Molise occidentale.

Criticità rossa per rischio idrogeologico, invece, su Friuli Venezia Giulia, Liguria e Lombardia nord-orientale.

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