Roma - Sdegnata e stupefatta di fronte a quella che poi si è rivelata una notizia falsa, smentita anche dalla Procura. Non è la prima volta che Marina Berlusconi scende personalmente in campo per difendere il padre Silvio. Non lo fa spesso ma evidentemente quando ritiene che non ci si trovi di fronte a un attacco legittimo per quanto duro ma, come in questo caso, davanti ad una vera e propria mistificazione priva di fondamento.
Il presidente della Fininvest si dice indignata per la falsificazione delle notizie che riguardano il leader di Forza Italia e la cessione del Milan, e ha deciso di mettere nero su bianco la sua denuncia.
«Il tempo sembra passare invano per certi metodi di intendere lo scontro politico e per chi di questi metodi da vent'anni è ostinato protagonista. La falsificazione di cui stamane si sono resi responsabili due quotidiani controllati dal gruppo De Benedetti, La Stampa e Il Secolo XIX, lascia indignati ed esterrefatti per la sua gravità - scrive amareggiata la primogenita del leader di Forza Italia - In tutta la lunga e complessa trattativa per la vendita del Milan, la Fininvest si è comportata con la massima trasparenza e correttezza, come conferma la stessa Procura della Repubblica di Milano, avvalendosi della collaborazione di advisor finanziari e legali di livello internazionale».
E Marina Berlusconi non può fare a meno di notare le troppe coincidenze che si concentrano dietro la pubblicazione di quella che si aggiunge ad una lunga lista di fake news che nel corso degli anni hanno accompagnato l'ascesa politica di suo padre.
«L'uscita dei due quotidiani, in piena campagna elettorale, l'enorme spazio e i toni riservati ad una notizia che era già stata segnalata come falsa e che falsa è stata confermata dalla Procura della Repubblica, non lasciano dubbi sulle reali intenzioni di questa operazione - sottolinea Marina Berlusconi - Condotta peraltro, sarà un caso?, proprio nei giorni in cui Carlo De Benedetti è sulle prime pagine per presunte vicende di insider trading».
Marina Berlusconi dunque suppone che l'attacco abbia un duplice obiettivo. Prima di tutto ovviamente screditare il leader azzurro all'avvio di campagna elettorale, che si profila senza esclusione di colpi. Il secondo obiettivo sarebbe quello di spostare l'attenzione dal caso De Benedetti, finito nella bufera per le delicate informazioni che avrebbe ricevuto direttamente da Matteo Renzi quando quest'ultimo era premier. «La Stampa e Il Secolo XIX hanno davvero scritto una pessima pagina di giornalismo.
Un giornalismo che, impegnato nella sacrosanta guerra contro le fake news, non merita di vedere la propria autorevolezza mortificata da chi, in redazione, utilizza notizie false per logiche di parte. L'antiberlusconismo acceca ancora fino a questo punto?», chiede in conclusione Marina Berlusconi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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