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Propaganda e Paese reale

Lontano dai riflettori c'è il Paese reale. Dove le condizioni e le prospettive di vita sono ben differenti

Propaganda e Paese reale
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C'è una Russia che fa guerra all'Ucraina e minaccia l'Europa. Una Russia che tra i monumenti e le meraviglie di Mosca e San Pietroburgo ostenta ricchezza, benessere e forza. Lontano dai riflettori però c'è il Paese reale. Dove le condizioni e le prospettive di vita sono ben differenti. A confermarlo non è l'odiatissima Europa, la nemica Ucraina o qualche altro cattivone che si azzarda a tentare di demolire il mito della grande madre Russia, ma i dati raccolti dalla russissima Public Opinion Foundation per conto della russissima Banca Centrale. Per analizzare la qualità della vita economica, viene chiesto ai russi quale sia la prospettiva per l'immediato futuro. E più della metà degli intervistati ha affermato di avere una prospettiva al massimo di sei mesi. Circa il 70% ha ammesso di aver dovuto tagliare le spese o rinunciare agli acquisti programmati a causa della mancanza di denaro. Pur considerando che gli intervistati non vivono nelle zone rurali del Paese, uno su 10 ha detto di non aver abbastanza soldi per il cibo mentre un altro 20% non può permettersi nessun extra per non rinunciare a mangiare. Non esattamente la fotografia di una super potenza mondiale. Anche perché lontano dalle grandi città, la situazione è ben peggiore. Abitazioni che non hanno servizi igienici in casa, strade non asfaltate, supermercati deserti e mercato nero per gli alimentari sono una realtà ben tanto nota quanto nascosta. Lì, nel Paese reale, della guerra non importa a nessuno, se non fosse che i giovani mandati in prima linea come carne da macello vengono proprio da lì.

Ma per il regime è meglio mostrare le luci e gli sfarzi di Mosca e San Pietroburgo. Almeno fino a quando a dire come stanno veramente le cose non arriva la russissima Banca Centrale. I cui funzionari, da oggi in poi, farebbero bene a non passare vicini alle finestre.

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