L'Inghilterra ha il morbillo: "Tutto per colpa dell'Italia"

L'emergenza è nazionale: "Contagio provocato dalle campagne di Lega e 5 Stelle". Ma i numeri smentiscono

L'Inghilterra ha il morbillo: "Tutto per colpa dell'Italia"

«Tra qualche mese nascerà il mio primo figlio, ovviamente sarà mia premura farlo vaccinare, esattamente come il 96% degli italiani. Non sono una no vax ma ci sono delle legittime preoccupazioni dei cittadini che devono avere risposte». La neo ministra della Salute diventerà presto una neo-mamma e forse solo allora potrà immedesimarsi in quelle migliaia di donne italiane che hanno bambini immunodepressi. Sono questi bimbi che verranno messi a rischio dalla circolare (una semplificazione amministrativa ha detto Grillo) che ha cancellato l'obbligo di consegnare alle scuole entro il 10 luglio la certificazione Als che comprova l'avvenuta vaccinazione di ogni bambino da 0 ai 16 anni.

Per la frequenza del prossimo anno scolastico 2018-19, infatti, basterà l'autocertificazione, ovvero una «dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione», da presentarsi alle scuole entro l'inizio delle lezioni. Un'iniziativa che il ministro dell'Istruzione Bussetti ha definito «meritoria», un modo «per rendere più semplici le operazioni in famiglia sul tema delle vaccinazioni. Un atto di sensibilità verso la comunità».

La procedura, in realtà, non aveva nulla di complicato. Bastava fotocopiare un certificato dell'Asl con l'elenco dei vaccini effettuati e consegnarlo a scuola. Ma ora non si deve passare neppure in cartoleria: basta scrivere su un foglio quello che si vuole e firmarlo. Già, perché il timore di molti, è che l'autocertificazione possa contenere dichiarazioni non veritiere.

Certo, chi presenta dichiarazioni false commette un illecito, e le conseguenze per l'alunno saranno identiche a quelle previste dalla legge attuale: non entrano i bambini di asilo e materne, entrano con sanzioni per i genitori quelli più grandi. E poi le Asl si trasformeranno in sentinelle per pescare i genitori «bugiardi» con controlli a campione. Ma basteranno? L'incertezza è garantita per i prossimi mesi, in attesa della proposta di legge parlamentare annunciata dalla ministra Grillo per modificare, dopo un dibattito parlamentare, l'obbligatorietà dei vaccini come prevista dal decreto Lorenzin. Intanto, voci autorevoli puntano il dito sui rischi sanitari di questa prima concessione sui vaccini. Secondo il Presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi «l'Italia non ha la sicurezza vaccinale in grado di proteggere tutti». Peggio: «Ci sono migliaia di bambini immunodepressi che non posso essere vaccinati e con questa situazione di incertezza la probabilità che si verifichi qualche infezione è altissima. La frequenza a scuola per loro può diventare letale».

Per Ricciardi dunque «l'emergenza non è ancora stata risolta mentre l'obbligo ha migliorato di molto la situazione: la copertura per l'esavalente è cresciuta del l'1,5% e quella del morbillo del 4,5%». Dati confortanti ma non ancora soddisfacenti se si pensa che a Bolzano la copertura per il morbillo non supera il 60% e in alcune parti del Sud, Sicilia in testa. Il morbillo, del resto, ha provocato otto morti e più di 7 mila casi dal 2017 ad oggi e siamo quarti in classifica mondiale per contagi solo dopo India, Nigeria, Pakistan e Romania.

Una posizione fragile che si presta a strumentalizzazioni.

Il Times infatti punta il dito contro le «campagne anti vaccini dei partiti populisti italiani Lega e Movimento 5 stelle quando erano all'opposizione» e ritiene che l'aumento dei casi di morbillo in Gran Bretagna, definito due giorni fa dal Public health una «emergenza nazionale» potrebbe in parte essere stato determinato da cittadini britannici che erano stati contagiati in Italia. In realtà la copertura vaccinale nel nostro Paese è del 91,6% contro il 91% degli inglesi.

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