È la prima intervista che Papa Francesco concede dopo l'intervento al colon, lo scorso 4 luglio, per una stenosi diverticolare. «Un infermiere mi ha salvato la vita ed è la seconda volta», confessa il pontefice, in una intervista a tutto campo alla radio spagnola Cope. «Sono ancora vivo - risponde Bergoglio al giornalista Carlos Herrera -, mi ha salvato la vita un infermiere, un uomo e con molta esperienza. È la seconda volta che un infermiere mi salva la vita. La prima è stata nell'anno '57», dice Bergoglio che si lascia andare alla confidenza nell'intervista di un'ora e mezza che andrà in onda mercoledì 1 settembre. Francesco, infatti, fu salvato da una suora italiana, suor Cornelia Caraglio, che, in seguito a una polmonite che lo colpì a 21 anni, discusse con i medici e cambiò la cura che dovevano somministrare all'allora seminarista in Argentina.
Nell'intervista alla Cope viene affrontato anche il tema tornato alla ribalta recentemente sulle possibili dimissioni di Francesco, sollevato da un quotidiano italiano e alimentato dagli ambienti ultraconservatori ostili al pontificato di Bergoglio. «Quando un Papa è malato, si alza un vento o un uragano di Conclave», dice senza mezzi termini il Pontefice, che a dicembre compirà 85 anni. Nelle ultime apparizioni in pubblico (Angelus e udienze del mercoledì) Francesco è sembrato in ripresa, anche se stanco e qualche volta affaticato. All'udienza di venerdì scorso con i parlamentari cattolici ha però iniziato il suo discorso scusandosi di non poter parlare in piedi: «Ma ancora sono nel periodo post-operatorio e devo farlo da seduto», ha sottolineato sollevando qualche preoccupazione. «Il Papa sta bene e in ripresa. Ci vuole tempo, è stato un intervento serio soprattutto per un uomo della sua età», riferiscono al Giornale fonti vicine al Papa. Tuttavia le voci su possibili dimissioni si rincorrono. Ma non trovano conferma nell'entourage di Bergoglio che anzi va avanti con la sua fitta agenda di impegni. Dal 12 al 15 settembre Francesco sarà in Ungheria e Slovacchia (attesissimo l'incontro con il premier Orban), mentre ad ottobre si terrà l'apertura di un nuovo cammino sinodale che durerà un paio di anni e che il Papa intende presiedere di persona. «Papa Francesco ha risposto a tutto - ha aggiunto Herrera -. Siamo venuti con molte domande e lasciamo il Vaticano con molte risposte».
Non solo condizioni di salute e Conclave.
Nell'intervista in spagnolo, tenuta nella Biblioteca privata di Casa Santa Marta (È l'unica condizione che mi ha posto il Papa», racconta Herrera) Bergoglio ha affrontato anche il tema dell'eutanasia in Spagna, della delicata situazione dei rifugiati in Afghanistan - inviando anche un messaggio a Stati Uniti ed Europa - dell'emigrazione, della Catalogna. Ed ancora la situazione della chiesa nel mondo, le sfide che si aprono dopo il coronavirus, lo storico viaggio di Francesco in Iraq lo scorso marzo e la sua prossima trasferta internazionale, in Ungheria e Slovacchia.
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