Politica estera

L'ipotesi di un Trump-bis spaventa Bruxelles. "È vicino a Putin, può far saltare l'Alleanza"

Lo spettro Donald agita l'Occidente. Gli equilibri di Nato, Ucraina e Asia

L'ipotesi di un Trump-bis spaventa Bruxelles. "È vicino a Putin, può far saltare l'Alleanza"

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Donald Trump rimane l'indiscusso protagonista della scena politica americana e nonostante i numerosi processi, i sondaggi lo vedono saldamente avanti ai rivali delle primarie repubblicane, e testa a testa con Joe Biden in una eventuale nuova sfida tra i due per la Casa Bianca. L'ipotesi di un secondo mandato del tycoon, tuttavia, non solo preoccupa democratici e moderati negli Usa, ma agita il Vecchio Continente. Secondo alcune fonti citate dal New York Times, per la maggior parte dei governi europei pubblicamente il discorso è da evitare, ma dietro le quinte si interrogano sul possibile ritorno al 1600 Pennsylvania Avenue dell'ex presidente. E soprattutto sulle conseguenze che potrebbe avere per la guerra in Ucraina e la coesione dell'alleanza.

I paesi dell'Europa centrale sono più convinti di poter gestire una seconda presidenza di The Donald rispetto a quelli occidentali, soprattutto la Germania, dove tremano alla prospettiva di un Trump 2.0. L'idea «è un po' terrificante», ha spiegato al quotidiano newyorkese Steven Everts, diplomatico dell'Ue che diverrà a breve direttore dell'European Unione Institute for Security Studies. «Ci siamo sentiti sollevati dal presidente Biden e dalla sua risposta sull'Ucraina, ma ora siamo costretti ad affrontare di nuovo la questione Trump - ha aggiunto - Dato l'enorme ruolo che gli Stati Uniti svolgono nella sicurezza europea dobbiamo ripensare a cosa questo significhi per la nostra stessa politica e difesa, oltre che per l'Ucraina». Durante la sua presidenza, Trump ha minacciato di ritirarsi dalla Nato, ha negato gli aiuti a Kiev mentre lottava con l'insurrezione sostenuta dalla Russia, ha ordinato il ritiro di migliaia di truppe americane dalla Germania (mossa successivamente ribaltata da Biden), e ha parlato con ammirazione del presidente russo Vladimir Putin.

Proprio riguardo allo zar del Cremlino, in un'intervista a Fox Business Trump ha offerto una nuova bizzarra motivazione per cui è convinto che Putin non avrebbe invaso l'Ucraina se lui fosse stato al comando. «Ero la pupilla dei suoi occhi. Non sarebbe mai andato in Ucraina, ma era solo per il mio rapporto con lui», ha detto, ripetendo che potrebbe «porre fine al conflitto in un giorno» costringendo Kiev a «fare un accordo».

Un secondo mandato di Trump «sarebbe diverso dal primo e molto peggiore. Ora ha esperienza, sa quali leve azionare, ed è arrabbiato», ha commentato invece Thomas Kleine-Brockhoff, ex funzionario del governo tedesco ora al German Marshall Fund. Mentre Ivo Daalder, ex ambasciatore americano alla Nato, ha sottolineato che gli europei «sono molto, molto preoccupati sulle elezioni del 2024 e l'impatto che avranno» sull'Alleanza. E il timore per un ritorno al potere del tycoon, sempre secondo il New York Times, sarebbe pure uno dei possibili fattori - ovviamente non il principale - che avrebbero spinto alla svolta diplomatica Usa, Sud Corea e Giappone. Il nuovo patto di sicurezza siglato venerdì a Camp David è stato forgiato pensando alle minacce di Cina e Corea del Nord, ma dicendo di voler istituzionalizzare la cooperazione trilaterale per rendere più difficile per futuri leader di sfilarsi dall'alleanza, si sarebbe pensato anche alla possibilità di un ritorno al potere di Trump.

Anche perché, ricorda il Nyt, sia Tokyo che Seul hanno lottato per quattro anni con l'ex presidente che minacciava di ridimensionare gli impegni economici e di sicurezza di lunga data degli Usa mentre corteggiava Cina, Corea del Nord e Russia.

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